"Sono stata violentata dal campione olimpico ed ero solo una bambina"
Nuove accuse contro il tuffatore inglese Brian Phelps, medaglia di bronzo nel 1960 alle Olimpiadi di Roma e poi allenatore di trampolino. E' stato condannato a sei anni di carcere per violenza sessuale, ma ora è sicuro: "La polizia cerca vittime e non le trova. Non busserà più alla mia porta".

La medaglia di bronzo nei tuffi alle Olimpiadi di Roma del 1960, le durissime accuse di abusi sessuali su minorenni di età compresa tra i 6 ei 15 anni e la condanna a nove anni di carcere nel 2008. La carriera sportiva del campione olimpico Brian Phelps da anni è stata oscurata dalle vicende giudiziarie. L'ex atleta britannico, che compirà 79 anni il 21 aprile, mel 2008 ha ammesso 42 delle accuse di violenza sessuale, è stato condannato e ha scontato sei anni di carcere. Ora vive in Francia ma è finito nuovamente sotto accusa per una intervista di una presunta vittima rilasciata un mese fa a Natalie Pirks della BBC.
"Violentata a 5 anni nella sua palestra"
"Emma", questo il nome di fantasia utilizzato per proteggere l'identità della ragazza ha affermato che (compresa lei) ci sono almeno altre 12 vittime di Phelps. Dopo i successi da adolescente, Phelps era diventato allenatore di trampolino e aveva aperto una palestra affiliata alla British Gymnastics per giovani atleti. A metà degli anni Settanta quella palestra si sarebbe trasformata, secondo la presunta vittima, in un luogo degli orrori. "Emma" sostiene di essere stata molestata e violentata quando aveva solo cinque anni da Phelps.
Il seminterrato degli orrori con i personaggi Disney sui muri
Gli abusi sarebbero avvenuti in un seminterrato. "Lo chiamava 'Happyland'. C'erano personaggi Disney, come Biancaneve e i sette nani, disegnati sui muri", ha detto la donna che oggi accusa Phelps. "In quel luogo sono successe cose orribili. Immaginate che cosa può accadere a una bambina quando è nelle mani di un pedofilo. Una parte della tua anima va in frantumi quando accadono queste violenze", ha aggiunto. Nei primi anni '90, Emma aveva raccontato alla polizia gli abusi subiti ma non aveva sporto denuncia. Era ancora provata e soffriva di anoressia. Oggi punta il dito anche contro la British Gymnastics, chiedendo un risarcimento e una sovvenzione per le vittime degli abusi. "Ci sono stati fallimenti catastrofici da parte della istituzioni che hanno contribuito a realizzare questo orrore", ha precisato.
"Nessun poliziotto busserà di nuovo alla mia porta"
La British Gymnastics ha ribadito di aver sempre garantito il sostegno alle vittime di violenza in ambito sportivo, compresa Emma. Ma anche Phelps, finito in carcere all'età di 64 anni dopo aver ammesso una serie di aggressioni sessuali su tre bambini, ritiene di aver scontato la sua pena. "Nego assolutamente tutte le accuse e 'Emma' non è mai entrata nel seminterrato", ha detto Phelps alla BBC. Phelps ha aggiunto nel 2008 la polizia aveva sentito "molti bambini che avevo allenato, alla ricerca di vittime che erano sfuggite alla indagini, ma senza trovarle". Phelps ha ribadito di essere fiducioso sul fatto che "nessun poliziotto busserà di nuovo alla mia porta".