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Carini rompe il silenzio: "Tante falsità su di me. Khelif? Non giudico, ma lei non giudichi me"

La pugile azzurra: "Potevo sfruttare la mia popolarità, invece mi sono chiusa nella riservatezza più totale. Sono stata tradita dalle mie compagne". La replica di Testa: "Si sentiva superiore"

di Tiscali Sport   

Poca boxe e tantissime polemiche. Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono terminate l'11 agosto, ma ancora si parla dell'incontro tra la pugile intersessuale algerina Imane Khelif e Angela Carini. Un match durato pochi secondi per la decisione dell'italiana di abbandonare. Tanta rabbia e poche parole ("Picchia troppo forte. Non è giusto") poi, dopo che i giudici avevano validato la sua scelta con il verdetto ufficiale, l'azzurra si era inginocchiata sul ring e aveva pianto. Imane Khelif ha vinto la sua medaglia d'oro ed è diventata una star, Angela Carini ha preferito il silenzio. "Sono state dette tante cose false sul mio conto. Potevo sfruttare la mia popolarità, invece mi sono chiusa nella riservatezza più totale", ha detto oggi in un'intervista a La Repubblica.

"Molti preferiscono parlare male di me piuttosto che immedesimarsi"

La mente torna all'incontro del 1 agosto: dalla decisione di salire sul ring per combattere a quella di abbandonare. "In quel momento per me s'era fermato il mondo, in ginocchio piangevo per chiedere scusa a mio padre - ha ricordato -. Volevo regalargli la medaglia e in quell'istante il mio sogno era svanito. Molti preferiscono parlare male di me piuttosto che immedesimarsi". "Quei due colpi mi hanno messa ko, soprattutto il secondo alla mascella. Di pugni ne ho presi tanti in carriera, ma in quel momento ho sentito il bisogno di fermarmi", ha detto.

"Khelif? Non la giudico, ma Imane non giudichi me"

Una polemica per la partecipazione di Imane Khelif ai Giochi parigini era direttamente legata allo scontro tra l' International Boxing Association (IBA) e il Comitato olimpico. L'associazione di boxe aveva escluso Khelif dai Mondiali femminili del 2023 non riconoscendole lo status di donna (così come per la taiwanese Lin Yu-tin, anche lei oro a Parigi), mentre il Cio aveva ammesso la pugile ai Giochi. Carini non è voluta entrare nel merito della partecipazione di Khelif. "Ho detto allora che non giudico nessuno. Però sarebbe bene che neanche Imane lo facesse con me. Non voglio aggiungere altro", ha detto la pugile campana.

"Ho trovato tanta disumanità, anche nella telecronaca"

Carini torna anche sui commenti del match contro Khelif. "Sono state dette tante cose non vere sul mio conto - ha detto l'azzurra -, anche in alcune trasmissioni televisive nelle quali si cercava di tirare somme sulla mia persona sollecitando anche Imane. Ho trovato tanta disumanità, anche nella telecronaca che mi è stata fatta durante il match. La verità è che non sono stata consigliata proprio da nessuno". 

"Tradita dalle mie compagne"

Angela Carini aveva ricevuto il sostegno della premier Giorgia Meloni, ma si è sentita tradita dalle sue colleghe. "Nessuna mia compagna mi ha teso la mano - ha detto -. La cosa non mi meraviglia ma loro sanno chi è la vera Angela. Non mi hanno incoraggiato, è la cosa che mi ha fatto più male. Adesso sono persone che non fanno più parte della mia vita".

La replica di Testa: "Si sentiva superiore"

Immediata la replica di Irma Testa sui social. "Eravamo cinque in una stanza quando siamo arrivate a Parigi, ma lei si è fatta cambiare alloggio dopo due secondi ed è andata a stare da sola. Troppo superiore per stare con noi? Non l’abbiamo mai vista, non ha mai pranzato o cenato con noi - ha detto Testa -. L’unica volta in cui ha chiesto aiuto è stato dopo il match per farsi fare la valigia, perché troppo stanca dalle interviste per rientrare al villaggio con noi comuni mortali". "Mi dispiace Angela, ti avremmo anche aiutata e se tu fossi stata più tempo con noi ti avremmo evitato la brutta figura che hai fatto tu e che hai fatto fare a tutta l’Italia in mondovisione - ha aggiunto -. NOI della Nazionale siamo sempre stati una famiglia, nel bene e nel male con le nostre antipatie e simpatie. Se tu ne avessi fatto parte veramente, sapresti che i panni sporchi si lavano in famiglia".

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