Da quando hanno deciso di unire i propri percorsi, Ari Sanchez e Paula Josemaria hanno collezionato qualcosa come 36 titoli in quattro anni nel circuito maggiore, fra World Padel Tour (prima) e Premier Padel (poi), diventando le leader incontrastate della classifica. Eppure, fra colleghe, addetti ai lavori e appassionati sono in molti a credere che nel 2025 la coppia da battere non saranno più loro, bensì il nuovo duo formato da una giocatrice di enorme esperienza come Gemma Triay, già leader in passato, e un talento che da tempo bussa alla porta della vetta, quello di Delfi Brea.
Quella fra la spagnola e l’argentina è un’unione affascinante e dall’indubbio potenziale, e presto il campo darà la sua opinione, a partire dal P1 di Riyadh dove mercoledì le due giocheranno il loro primo match da compagne, immediatamente opposte a una coppia fortissima come le baby terribili Ustero/Alonso, attese nella top-4 a fine stagione. Di sicuro, dopo la dolorosa rottura con Bea Gonzalez dovuta in particolare agli infortuni di quest’ultima, Delfi Brea riparte con ancora più fame, desiderosa di recuperare il tempo perso.
“Fin da quando siamo entrate in campo insieme per la prima volta – ha spiegato l’argentina in una intervista al quotidiano spagnolo Marca – c’è stata da subito grande connessione. Va detto che, anche se non abbiamo mai giocato insieme e siamo state rivali a lungo, ci conosciamo comunque da anni. Questo ci ha aiutato a sentirci a nostra agio da subito”. Quanto a lei, presa singolarmente, il momento sembra quello buono per il definitivo salto di qualità. “Credo di essere nel miglior momento della mia carriera – ha detto ancora –, ma in realtà se mi guardo indietro mi sono sempre costantemente sentita più forte di anni in anno. Dopotutto ogni giocatrice lavora per questo: ora l’importante è riuscire a dimostrarlo, andando in campo a vincere”.
Il passaggio da Bea Gonzalez a Gemma Triay, indipendentemente dal valore (enorme) delle due, può portare con sé qualche insidia. Perché giocano diversamente, hanno due caratteri diversi e due età diverse: fra Delfi e Bea si era creata un’amicizia sincera (che sopravvivrà alla separazione), dunque almeno all’inizio certe dinamiche saranno differenti. “Ma – precisa la giocatrice classe ‘99 di Buenos Aires – in nessun momento ho pensato a un confronto fra di loro. Non ho fatto una tabella con gli aspetti positivi del giocare a fianco dell’una piuttosto che dell’altra. E non credo che nel giocare con Gemma piuttosto che con Bea ci sarà una grande differenza. Sono sicuramente due giocatrici diverse, ma la sfida è per me, per vedere come saprò adattarmi a una nuova compagna. Giusto? Sbagliato? Non lo so. Credo che se chiedessi a dieci persone una opinione sulla mia scelta cinque direbbero che ho fatto bene e cinque no”.
L’obiettivo della nuova coppia, come è naturale che sia, è il numero uno della classifica mondiale. Delfi sembrava pronta a prenderselo con Bea nel 2024, poi è andata come è andata. Ma le ambizioni non sono cambiate. “Sono quattro anni che dico di puntare al numero uno: ancora non ce l’ho fatta, ma so che prima o poi ci riuscirò. All’inizio di ogni stagione il mio approccio mentale deve essere questo. Poi fra dire di puntare al numero uno e riuscire effettivamente ad arrivarci la strada è lunghissima, ma ci siamo poste degli standard elevati. Crediamo che due giocatrici come noi debbano farlo”.
Ari e Paula, dunque, sono di nuove avvisate. “Hanno due stili che si mescolano perfettamente. Paula è mancina, un fatto secondo me non da poco, che nel padel condiziona molto i rivali. E poi si capiscono con grande facilità: è per questo che sono in testa da tempo”. Vero, ma nello sport tutto ha un inizio e una fine. Anche le storia di maggior successo. Saranno lei e Gemma le prime capaci di spodestarle dal trono?