Nel 2022 Giorgia Marchetti diceva di puntare a un posto nelle prime 50 del ranking mondiale WPT. Nel 2023 ha ripetuto lo stesso obiettivo, traslato sulla classifica mondiale FIP. E ora la romana classe ’94 può finalmente festeggiare il traguardo, inseguito a lungo e coronato con l’ultimo aggiornamento alla graduatoria: grazie agli ottavi nel P1 di Rotterdam, l’ex tennista azzurra ha scalato altre sette posizioni, portandosi al numero 46 e raggiungendo Carolina Orsi (compagna di medaglia d’oro lo scorso anno ai Giochi Europei di Cracovia) nel ruolo di seconda italiana nella top-50.
Un risultato di enorme valore figlio di una continuità di risultati che negli ultimi mesi è diventata via via sempre più evidente. La chiave? La nascita della collaborazione con la francese Lea Godallier, che al rientro dalla maternità si è unita all’azzurra formando una coppia che soddisfa entrambe. E brucia le tappe. Giorgia ha trovato una partner di destra in grado di proporre un padel aggressivo, la transalpina (originaria di Tahiti) è subito riuscita a ripartire con una compagna di livello e la scalata di entrambe nel ranking è la conseguenza delle vittorie, sempre di più.
Basti pensare che negli ultimi quattro tornei Premier Padel disputati (Malaga, Finlandia, Madrid e Rotterdam), il duo Marchetti/Godallier hanno inanellato altrettanti ottavi di finale. Manca il passettino in più per diventare (Giorgia) la seconda italiana di sempre a raggiungere un quarto di finale nel circuito maggiore, ma già superare con costanza il primo turno, nel padel di oggi, vale tanto. Per rendere l’idea è sufficiente sbirciare i risultati della nostra numero uno Carolina Orsi, top-30 con ambizioni di crescita: nel 2024 nel Tour la romana ha passato il primo round sette volte, Giorgia sei.
Vien da pensare che gli ottavi consecutivi dell’azzurra a livello Premier Padel sarebbero diventati cinque questa settimana a Valladolid, ma Marchetti/Godallier hanno dato forfait a tabellone compilato per un problema fisico della transalpina, reduce da un weekend intenso chiuso col successo nei campionati nazionali francesi, a fianco di Alix Collombon. Ma non tutti i mali vengono per nuocere: le due avranno più tempo per preparare il prossimo appuntamento, il Major del Roland Garros a Parigi dove proveranno a replicare gli ottavi conquistati a giugno al Foro Italico, miglior risultato nella carriera di entrambe.
Come accennato, ogni volta che l’azzurra ha raggiunto gli ottavi di finale si è fermata lì. Ma entrare fra le migliori 16 coppie di un torneo vuol dire – quasi con certezza – trovarsi a sfidare una delle prime 8. L’idea di batterle è ancora fuori portata, ma è proprio affrontandole con continuità che si può riuscire a colmare il gap. Un margine che nel caso di Giorgia si riduce a vista d’occhio: a Malaga la romana e la compagna sono riuscite a fare partita pari contro niente meno che Delfi Brea e Bea Gonzalez (poi a segno per 6-4 al terzo set), e anche in altre occasioni hanno dimostrato di potersela giocare anche contro avversarie fortissime. Manca ancora lo sprint nei punti decisivi, ma è un dettaglio figlio proprio dell’abitudine a giocare un certo tipo di incontri. Ergo, è facile ipotizzare che sia solo questione di tempo. Raggiunta la top-50, il prossimo step da compiere passa soprattutto da lì.
