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La crisi (e gli errori) del “Gato” Tello: il 2024 non decolla

di SuperTennis   
La crisi (e gli errori) del “Gato” Tello: il 2024 non decolla

Se la corsa alle prime Tour Finals di Premier Padel a Barcellona dovesse concludersi adesso, dall’elenco dei sedici partecipanti ci sarebbe un’assente di lusso. Si tratta di Juan Tello, scivolato al numero 17 del ranking (non era così indietro dal 2018) e ormai lontano da tempo dai risultati ai quali per anni aveva abituato il pubblico del grande padel, insieme al “gemello” Federico Chingotto.

La loro storia professionale e il legame umano li avevano fatti amare da tutti: partiti insieme dall’Argentina col sogno di fare del padel il proprio mestiere, avevano saputo arrivare ad altissimi livelli e si ipotizzava addirittura una collaborazione eterna, fino al termine della carriera di entrambi. Poi, però, proprio Tello decise di rompere il sodalizio ed è curioso che, nel momento nel quale l’ex compagno sta vivendo il sogno di diventare numero uno del mondo, costruito a suon di vittorie ed entusiasmo insieme ad Ale Galan, lui stia attraversando il suo periodo più difficile di sempre.

Riavvolgendo il nastro, l’inizio dei problemi è da cercare proprio nella rottura con il “raton”: dopo anni al top ma sempre un gradino sotto ai big (tanto che insieme hanno vinto un solo titolo), il “gato” decise di accettare la proposta di Paquito Navarro, disposto a sposarsi a destra per giocare con lui. Hanno anche vinto un titolo, ma l’esperimento non ha funzionato. Poi al sua fianco è arrivato Alex Ruiz e la scintilla non è mai scattata, quindi quest’anno ha deciso di cedere al fascino di dividere il campo con la leggenda Fernando Belasteguin, ma le difficoltà del “boss” sono sempre più evidenti e Tello ne sta pagando le conseguenze, in termini di risultati davvero deludenti.


Nei 12 tornei giocati nel 2024 l’argentino ha raggiunto una sola semifinale, nel P2 di Bordeaux dove mancavano i migliori. Per il resto, ha perso più volte nei primi due turni (7) piuttosto che ai quarti di finale (4), e non ha battuto alcuna coppia di rilievo. Un rendimento da incubo per un giocatore che, statistiche alla mano, sa ancora essere fra i più determinanti del circuito con lo smash, da sempre il suo colpo più incisivo. In termini di efficacia Tello è ancora al top, ma generalmente sta utilizzando il colpo un po’ meno rispetto agli altri giocatori di sinistra aggressivi come lui. “Colpa”, se così si può dire, dell’impostazione tattica data da Belasteguin, il quale – spiace dirlo – non si sta più rivelando all’altezza, fra difficoltà fisiche e limiti nell’adattamento a una posizione di gioco (a destra) che non è la sua.

Tello accetta in silenzio, per l’enorme rispetto nei confronti della leggenda, ma le voci su una potenziale separazione iniziano a farsi sempre più insistenti, anche perché a 29 anni Tello non è più un ragazzino, e buttare alle ortiche (o quasi) un’intera stagione non è l’ideale. Specie in un padel che non aspetta nessuno e propone di continuo nuovi possibili protagonisti, staccando in fretta chi non riesce più a tenere il passo.

Da evidenziare, nel caso di Tello, il fatto che dopo Chingotto non abbia più trovato un compagno di destra tradizionale: Alex Ruiz è mancino, mentre Paquito (prima) e Bela (oggi) sono due giocatori di sinistra adattati al “drive”. Ergo, la soluzione giusta per ritrovare la competitività smarrita potrebbe essere proprio quella di unirsi di nuovo a un giocatore alla Chingotto, che si prende buona parte del lavoro “sporco” e lascia a lui la possibilità di incidere come sa. Di certo, se vuole rimanere fra i grandi è il momento di cambiare qualcosa.

di SuperTennis   
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