È da molto molto tempo che Rafael Nadal progetta il suo futuro per quando appenderà la racchetta al chiodo, tanto che l’inaugurazione della sua Academy di Manacor risale addirittura a dieci anni fa e festeggerà il traguardo il mese prossimo. Ma ora che alla sua carriera professionale rimangono solamente un paio di appuntamenti, ossia il Six Kings Slam in Arabia Saudita e quindi le Davis Cup Finals dell’addio, il vincitore di 22 tornei del Grande Slam starà certamente intensificando i pensieri sul domani, fra impegni personali e investimenti. Il trend intrapreso ormai da un po’ di tempo dimostra che nell’avvenire di uno dei tennisti più forti di tutti i tempi ci sarà spazio anche per il padel.
A differenza di altri lo si è visto davvero di rado all’interno delle “gabbie”, tanto che le uniche foto che lo ritraggono con una pala in mano risalgono ai tempi di canotta e pinocchietto, una vita fa. Tuttavia, va detto che, golf a parte, per ovvie ragioni di integrità fisica “Rafa” durante la sua carriera si è concesso gran pochi svaghi sportivi, dunque anche poco padel. Ma c’è più di una ragione per credere che il Nadal imprenditore sarà molto attento allo sport parente del tennis, che in termini di business continua a funzionare alla grandissima.
Nella sua Academy sono comparsi già da tempo (era il 2021) ben 13 campi da padel, 6 dei quali indoor, mentre è della scorsa primavera la notizia del suo ingresso come azionista in Playtomic, l’azienda spagnola leader nella prenotazione di campi, trasformatasi – in particolare grazie alla spinta data proprio dal padel, nel periodo della pandemia – nella più grande community mondiale di praticanti degli sport di racchetta. Cercavano un azionista in grado di investire nell’ottica di un ampliamento ancora più importante su scala globale: Nadal ha risposto presente e raccoglierà i ricchi dividendi.
Un’altra delle testimonianze del rapporto fra Nadal e il padel è il fatto che proprio sui campi dell’Academy si giocò un torneo Challenger del vecchio circuito professionistico WPT, così come il lancio del Nadal Academy Padel Tour, un circuito amatoriale che ha toccato anche l’Italia, dando la possibilità a varie coppie di arrivare a giocare le fasi finali proprio nell’Academy di Manacor. Un progetto, con la sorella María Isabel in prima linea, finalizzato a promuovere la metodologia dell’accademia, il suo DNA, i valori e anche ad aprire un possibile sviluppo lato padel, oggi che tutte le principali basi di allenamento degli atleti professionisti sono concentrate principalmente solo in due città: Madrid e Barcellona.
Ma non è tutto, perché il Rafa Nadal Academy Team è anche una delle franchigie della Hexagon Cup, l’evento di esibizione di padel nato nel 2024, e che nel gennaio del 2025 celebrerà la sua seconda edizione a Madrid. Una manifestazione che vede impegnati vari sportivi: uno dei team ad aver partecipato quest’anno è del calciatore Robert Lewandowski, mentre il prossimo anno – quando le squadre passeranno da 6 a 8 – debutterà la squadra Krü Padel che ha come presidenti niente meno che Leo Messi e Sergio “Kun” Agüero. I due giocatori fissi del team di Nadal sono Alex Ruiz e Marta Ortega, e nelle prossime settimane sarà svolto il draft per ufficializzare i loro compagni per la prossima edizione. Un’ulteriore conferma dell’attenzione del Nadal imprenditore per il padel e tutte le sue sfaccettature: da quella amatoriale fino al mondo dei professionisti, passando per tornei e aziende coinvolte nell’universo della pala.