Sci Alpino: Curtoni vince a Cortina ma è paura olimpica per Sofia Goggia
Per l'azzurra caduta e distorsione al ginocchio: i timori sono per i Giochi invernali ma la sciatrice azzurra è ottimista
Il dolore al ginocchio sinistro con un vistoso zoppicare e poi i controlli più approfonditi da parte dello staff medico Fisi a Milano: ancora una volta è grande paura per una brutta caduta di Sofia Goggia nel superG di Cortina, proprio all'indomani del suo ennesimo strepitoso successo in discesa e quando l'appuntamento olimpico e' sempre piu' vicino.
Distorsione e interessamento dei legamenti, Goggia: voglio i Giochi
Distorsione del ginocchio sinistro con una lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea. E' questa la diagnosi per Goggia, che non sarà operata e punta ad essere in gara a Pechino 2022. "Mi dispiace, è uno stop che non ci voleva in un momento così importante della stagione - ha affermato Goggia -, ma già dalle prossime ore comincerò la fisioterapia per cercare di difendere il titolo olimpico nella disciplina che più amo", ovvero la libera in programma il 15 febbraio.

La vittoria di Elena Curtoni
Dopo di che, onore e gloria per Elena Curtoni che ha vinto il superG in 1.20.98, confermando il dominio azzurro in questa spettacolare disciplina. Per la velocista valtellinese di 30 anni e' il secondo successo in carriera dopo la vittoria nella discesa di Bansko del 2020, degno coronamento di una stagione che l'ha già vista sul podio due volte sempre in superG, a St. Moritz e in val d'Isere. Dietro di lei l'austriaca Tamara Tippler in 1.21.07 e la svizzera Michelle Gisin In 1.21.22.
Curtoni: giornata dolce-amara
"E' sempre emozionante vincere ma lo e' soprattutto farlo in Italia davanti ai nostri tifosi. Sono molto soddisfatta di quello che ho fatto, sono molto fiera del lavoro che ho messo per arrivare fino a qui e per raggiungere la vittoria in superg. Quest'anno l'ho sentita nelle mie corde sin dalla prima gara, quindi, sono davvero molto soddisfatta. È però una giornata dolceamara- ha aggiunto preoccupata ma felice l'azzurra - perché vedere una brutta caduta come quella di Sofia non è bello soprattutto se è di una campagna di squadra".
La caduta di Sofia Goggia
La caduta di Goggia, dopo un precedente errore con correzione di linea, e' avvenuta sullo Scapardon, uno dei passaggi più insidiosi della Olympia dell' Tofane: spigolate le punte degli sci sono partite in direzioni opposte con una dura sforbiciata e conseguente brutta caduta. Sofia - soccorsa subito dal tecnico ed ex azzurro Much Mair - si e' rialzata lentamente ma da sola. Ed e' pura scesa con gli sci al traguardo tra glia plausi incoraggianti del pubblico. In una tenda ci sono stati i primi controlli medici: dolore al ginocchio sinistro per presunto trauma distorsivo. Poi zoppicando ed appoggiandosi con le braccia alle spalle di due ragazzi dello staff azzurro dalla tenda.
I precedenti infortuni
Per lei subito destinazione Milano per una risonanza magnetica e consulto medico approfondito. Il pensiero e le paure sono così inevitabilmente corsi subito non solo ai tanti incidenti che hanno costellato la carriera della azzurra e alla caduta di una settimana fa Zauchensee dalla quale si è ripresa tanto bene da vincere sabato a Cortina. Il pensiero e le paure sono andati soprattutto alla caduta di un anno fa a Garmisch, ai bordi della pista. Una caduta quasi banale ma che le costò la partecipazione ai Mondiali di Cortina proprio quando era al top della forma.
Brignone al quarto posto
Per l'Italia - con sole e pista perfetta - in questo superG c'e' poi da registrare anche il quarto bel posto di Federica Brignone in 1.21.30. Brignone con 377 punti e' ora pin testa alla classifica di disciplina davanti a Curtoni con 348 e Goggia rimasta ferma a 332: e' un assoluto dominio azzurro.
Kitzbuehel
A Kitzbuehel invece ancora niente gloria per l'Italia e c'e' invece stato un trionfo svizzero nella seconda discesa di cdm sull'intero percorso della leggendaria Streif. Ha vinto Beat Feuz in 1.56.58 - 34 anni e 16/o successo in carriera - che sulla Streif si impose gia' l'anno scorso per ben due volte, davanti al suo connazionale Marco Odermatt in 1.56.89, sempre piu' solo con 1.200 punti nella corsa per vincere la coppa del mondo. Solo terzo in rappresentanza dei padroni di casa l'austriaco Daniel Hemetsberger, ben distaccato in 1.57.58. Per l'Italia il migliore e' stato cosi' Dominik Paris, 7/o in 1.57.95 e lontano dalle prestazioni che sulla Streif gli videro vincere ben tre discese ed un superG. Poi ci sono Christof Innerhofer 9/o in 1.58.11 mentre piu' indietro sono finiti Matteo Marsaglia in 1.58.83, Guglielmo Bosca ee Mattia Casse in 2.00.37. La coppa del mondo uomini resta in Austria: martedi' sera lo slalom notturno di Schladming, ultima gara prima di Pechino. La coppa del mondo donne rimane invece Italia e passa in Alto Adige: martedì a Plan De Corones slalom gigante.