Rebecca Cheptegei, morto l’ex compagno che aveva dato fuoco alla maratoneta
L'uomo aveva cosparso di benzina e dato fuoco alla maratoneta ugandese. Ustionata per oltre l'80% del corpo, la 33enne atleta è morta giovedì scorso e sarà sepolta sabato nel villaggio della sua famiglia, nell'Uganda orientale.
L'aggressore di Rebecca Cheptegei, Dickson Ndiema Marangach, è morto per le ustioni riportate dopo aver dato fuoco alla maratoneta ugandese, deceduta giovedì scorso. Il 1° settembre, l'ex compagno aveva cosparso di benzina Cheptegei e le ha aveva dato fuoco mentre tornava dalla chiesa con i suoi figli nella sua casa a Endebess, nel Kenya occidentale. Ustionata per oltre l'80% del corpo, la 33enne atleta è morta giovedì scorso e sarà sepolta sabato nel villaggio della sua famiglia, nell'Uganda orientale.
Secondo il padre di Rebecca Cheptegei, l'aggressione sarebbe nata da una disputa sul terreno che sua figlia aveva comprato per costruire la sua casa. Questo omicidio, poche settimane dopo la sua partecipazione alla maratona dei Giochi Olimpici di Parigi (44esima), ha suscitato commozione e indignazione in tutto il mondo.
Il portavoce del segretario generale dell'Onu, Stephane Dujarric, ha condannato "fortemente" questo "omicidio violento", "che mette in luce un problema più ampio, troppo spesso ignorato", quello della violenza contro le donne. La città di Parigi ha annunciato che darà il suo nome a un sito sportivo.