Atletica: Tortu "Agli Europei ero favorito ma ho voluto strafare"

L'olimpionico delle Fiamme Gialle: "Una centometrista batterà sempre un calciatore" ROMA (ITALPRESS) - "Sono tornato a casa incazzato dagli Europei, dove potevo vincere i 200 metri e sono arrivato secondo". Nella corsa il più grande avversario di un atleta è il cronometro, come racconta Filippo Tortu ospite del podcast "Stasera c'è Cattelan-Supernova". "Sai quando magari tu fai la gara migliore della tua vita e arrivi ultimo cos'è che ti puoi dire? Hai fatto il massimo, poi se naturalmente fai degli errori non la superi proprio alla grande - ha aggiunto l'olimpionico nella staffetta 4x100 a Tokyo2020 - Quale è stato il mio errore? Secondo me, cosa che non faccio spesso, ho peccato un po' non dico di arroganza, ma sapevo di essere il favorito, perché nelle qualifiche ero andato meglio degli altri correndo facilmente.
Ho voluto forzare e a tutti i costi raggiungere un obiettivo di tempo che mi ero prefissato. Non ho corso sciolto, pensavo al mio tempo, che poi ovviamente sapevo che mi avrebbe fatto vincere. Poi ho sbagliato due cose in curva, i 200 metri sono lunghi, e ai 150 quando non ne hai più, non ne hai più... Il giorno prima avevo corso benissimo, la gara migliore della mia vita, il giorno dopo ho fatto la peggiore". Il 26enne lombardo delle Fiamme Gialle si concede anche una battuta sul calcio: "Quando era arrivato Ronaldo alla Juve, a un certo punto non ne potevo più. Ero contentissimo da tifoso ma qualsiasi intervista facessi mi chiedevano 'ma Ronaldo lo sfideresti sui 60 metri?'. Non esiste calciatore che possa gareggiare contro una centometrista di alto livello. Le più forti fanno tempi come 10.70 10.60 e non c'è un calciatore che faccia quel tempo lì ma perchè non è il loro sport, perchè l'allenamento è completamente diverso". - Foto Ipa Agency - (ITALPRESS). mc/com 09-Dic-24 11:41 .