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Oro di Sara Fantini nel lancio del martello. Delude Tortu: argento nei 200 m. Cinque azzurri centrano le finali

Tre su tre per gli azzurri nei 1500 metri con Federico Riva, Ossama Meslek e Pietro Arese. Nei 200 metri Irene Siragusa passa il primo round

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Ayomide Folorunso (Ansa)
Ayomide Folorunso (Ansa)

L'onda azzurra non si ferma e l'Italia è sempre più prima nel medagliere degli europei di atletica leggera di Roma con diciassette medaglie, di cui otto ori. L'ultimo è arrivato con Sara Fantini nel lancio del martello.  L'azzurra trionfa con la misura di 74,18, miglior prestazione personale dell'anno. Con il successo dell'atleta del Gruppo Carabinieri, l'Italia arriva a 8 ori nel medagliere e continua a dominare la rassegna continentale. Delusione per Filippo Tortu che deve accontentarsi dell'argento nella finale dei 200 metri. L'azzurro, dopo un'ottima partenza, chiude in 20''41 alle spalle dello svizzero Timothé Mumenthaler, oro in 20"28. Serata amara anche per Dalia Kaddari (Fiamme Oro) nella prima semifinale (+0.5) corre una buona curva ma la sua azione perde efficacia nei 60 metri finali e chiude quinta in 22.98. “Sono un po’ arrabbiata, era una finale alla mia portata”, racconta l’azzurra

Fantini: "Gara che non dimenticherò mai"

 "Gara meravigliosa che non dimenticherò mai, non riesco ancora a crederci. Sono contentissima. E' stata una gara bellissima, andata in progressione che non è quello che faccio di solito. Stiamo lavorando tanto e si vede". Così Sara Fantini, oro nel lancio del martello agli europei di atletica leggera di Roma, ai microfoni della Rai. Poi Fantini sottolinea la propria felicità per "quello che hanno fatto altre ragazze, sono state di grande stimolo. Fa effetto essere campionessa d'europa. Oggi per me era qualcosa di straordinario essere lì, sono al settimo cielo", conclude.

Tortu: "Oro era alla portata, tanta amarezza"

"La vittoria era alla mia portata e non sono stato in grado di coglierla. L'amarezza è tanta". Sono queste le parole di Filippo Tortu, ai microfoni della Rai. L'argento non soddisfa l'italiano che spiega: "Ero concentrato su me stesso, non ho fatto una buona gara, mi sono contratto dopo 150 metri e non sono riuscito a mettermi in moto facendo fatica. E' come se zoppicassi sulla gamba sinistra, mi sono incassato e quasi quasi cadevo. Ho rischiato di volare, il dispiacere è tantissimo". Poi, sulla possibilità di rifarsi con la staffetta ammette che "è uno degli obiettivi dell'europeo, ma in questo momento ho bisogno di digerire quanto fatto e se potrò rifarmi con la staffetta ce la metterò tutta", conclude. 

Quinto posto nella finale dei 400 metri per Luca Sito

Il 21enne milanese corre in un eccellente 45.04 all’indomani del magnifico record italiano in 44.75 ma anche dopo il 45.12 della batteria e l’argento nella 4x400 mista. L’azzurro parte forte e prova a giocarsi le proprie carte, poi paga lo sforzo negli ultimi metri, ma ormai è tra i migliori d’Europa. Strepitoso il belga Alexander Doom, già oro mondiale indoor in questa stagione, che trionfa in 44.15 ad appena otto centesimi dal record europeo davanti al britannico Charles Dobson sceso a 44.38, terzo l’olandese Liemarvin Bonevacia (44.88). 

Cinque azzurri conquistano la finale

Nella quarta giornata di gare si prende la scena Alessandro Sibilio che vola sui 400 ostacoli in 48.07 controllando negli ultimi metri, secondo tempo in carriera a soli 14 centesimi dal personale e miglior risultato delle semifinali, mentre il fenomenale norvegese Karsten Warholm passeggia in 48.75.

Va in finale anche Ayomide Folorunso con 54.52 per un netto progresso sul primato stagionale nonostante un contatto con l’ultima barriera: arriva terza, ma viene promossa con il miglior crono di recupero e il quarto tempo complessivo del turno guidato dall’olandese Femke Bol (54.16).

Escono a testa alta le altre due azzurre con il record personale: Alice Muraro è la prima delle escluse in 54.73, standard per i Giochi di Parigi diventando la terza italiana alltime, e Linda Olivieri con 54.99 scende per la prima volta sotto i 55 secondi, sesta di sempre. Appuntamento alle finali di martedì sera: Sibilio alle ore 21.05, Folorunso alle 21.18.

Tre su tre per gli azzurri nei 1500 metri, qualificati per la finale in programma mercoledì (ore 22.26) nella serata conclusiva. Il romano Federico Riva (3:37.75) duetta sul traguardo con il norvegese campione olimpico ed europeo Jakob Ingebrigtsen che lo precede in 3:37.65, avanti anche Ossama Meslek (3:38.41) e nell’altra batteria raggiunge l’obiettivo il neoprimatista italiano Pietro Arese con 3:44.09 in una gara più tattica. Nei 200 metri Irene Siragusa passa il primo round con 23.12 (-0.1) e tornerà in pista nelle semifinali.

Tutto facile nell’asta per Armand “Mondo” Duplantis: al fenomenale svedese basta un salto a 5,60 per andare in finale, out invece tra gli altri Claudio Stecchi e Simone Bertelli con 5,25. Nel decathlon dopo tre prove non brillano gli azzurri Dario Dester (19esimo con 2439) e Lorenzo Naidon (24esimo con 2310).

 

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