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Great e lo Ius soli, storia della saltatrice 17enne da record che non può gareggiare perché italiana solo di fatto

Nominata Alfiere della Repubblica, l'atleta potrà ottenere la cittadinanza solo dopo i 18 anni. Ma i suoi salti sono da livello internazionale: un caso emblematico che dà corpo al dibattito sulla cittadinanza

Great Nnachi con l'asta
Great Nnachi con l'asta
di Antonella Loi

La carrellata di medaglie olimpiche vinte a Tokyo ci ha regalato un'immagine inedita non solo dello sport ma anche della nostra società: determinata, giovane, femminile, multietnica. Quaranta podi, dieci dei quali d'oro, che raccontano di un mondo sportivo dinamico ed esaltante. Una sfida anche per il futuro. Come quella fatta da Great NNachi, che compirà 17 anni il 15 settembre e che è già una promessa vinta dell'atletica italiana. Per ora però solo di fatto: perché pur essendo un'atleta per la Iaaf, grazie a un cambio di regolamento della Fidal, non lo è per lo Stato italiano. Diventerà formalmente cittadina solo dopo il compimento del 18esimo anno. Eppure ha vinto medaglie e ottenuto record nazionali, mentre il Capo dello Stato ne ha già riconosciuto i grandi meriti sportivi, e non solo, nominandola Alfiere della Repubblica. 

La rivoluzione comincia dallo sport

Fino al compleanno e all'acquisizione della cittadinanza, l'atleta dovrà rinunciare agli Europei e ai mondiali giovanili, nonostante abbia vinto nel 2018 e nel 2019 il tricolore cadette nel salto con l'asta. E dire che Mattarella le ha conferito l'onoreficenza dedicata ai giovani che si sono distinti per impegno e azioni solidali, mostrate proprio in ambito sportivo, "per le sue qualità di atleta, affinate pur tra difficoltà, e per la disponibilità che mostra nell’aiutare i compagni e nel collaborare alla formazione e all’allenamento dei più piccoli", si legge tra le motivazioni. 

Il regolamento Fidal è stato cambiato proprio per permettere ai giovani e alle giovani atlete, italiane di fatto, di gareggiare e seguire l'iter che le porta fino ai podi italiani. Ma è tutto qui, perché per partecipare alle gare internazionali non basta avere tra le mani il tricolore, è necessario avere la nazionalità. Che Great ancora non può avere. Eppure con i suoi 3,80 metri, migliore prestazione nazionale 2019 e 2020 under 16 all’aperto, la saltatrice è candidata per raggiungere risultati di altissimo livello. Che non possono mostrarsi nell'ambito nazionale. 

"In Italia competizioni troppo facili"

La ragazza, in un'intervista alla Stampa, dice infatti che le gare con le colleghe italiane per lei sono troppo "facili" e non poter gareggiare a livello internazionale la limita nei risultati, mancando gli stimoli. "In Italia, quando gareggio con le mie coetanee entro dopo, perché come misura valgo di più. Il problema è che a volte faccio un solo salto e la gara è finita, mentre nelle competizioni internazionali potrei fare di più. Basti pensare che in gara ho un personale di 4,07, mentre in allenamento salto 4,40".

Le cose devono cambiare. Perché se così non fosse, spiega ancora la giovane al quotidiano torinese, "perderei tutte le gare estive non solo di quest’estate, ma anche della prossima. Luciano Gemello, il mio allenatore nel Cus Torino, si sta battendo tantissimo perché diventa difficile se non posso avere confronti internazionali. Ad esempio - dice -, agli Europei Under 18 di metà luglio a Tallinn è andata Giulia Gelmotto, seconda agli Italiani, e mi sarebbe piaciuto condividere l’esperienza con lei". A questo paese lei sente di appartenere e nel mondo giovanile c'è tutta l'accoglienza necessaria. Forse il problema sono gli adulti. "A volte quando sul bus sono seduta vicino a un adulto che magari si alza, mi guarda male o fa il gesto di chiudere lo zaino - dice con rammarico -. Quando sono con gli amici italiani, invece, non succede e coi miei coetanei non mi sento discriminata, ma molto amata".

Più di un milione in attesa della cittadinanza

Eppure l'Italia che già nei fatti è multietnica, multireligiosa e con larghissime linee di integrazione, tiene fuori dalle competizioni sportive juniores di alto livello i suoi futuri atleti. I ragazzi e le ragazze nella condizione di NNachi sono un milione e 100 mila: italiani di fatto spesso nati e cresciuti tra Stivale e Isole ma ancora senza la cittadinanza che possono acquisire, come detto, solo dopo i 18 anni ma a seguito di un iter che può durare anche 4 anni.

Il regolamento di accesso alle federazioni sportive tricolori ("Disposizioni per favorire l’integrazione sociale dei minori stranieri residenti in Italia mediante l’ammissione nelle società sportive appartenenti alle federazioni nazionali, alle discipline associate o agli enti di promozione sportiva", legge primo febbraio 2016 che istituisce il così detto "Ius soli sportivo" ndr) prova a mettere in parte una pezza, almeno per quanto riguarda lo sport, potente strumento di integrazione. E concede, in nome dell'inclusione, l'accesso libero alle associazioni purché i minori "risiedano nel nostro Paese almeno dal compimento dell'età di 10 anni". 

Ovviamente questo non basta. Lo ha fatto capire la ministra dell'Interno Lamorgese che ha spiegato come "non ci si deve ricordare dello Ius soli solo quando arrivano le medaglie, ma è importante pensare all’inclusione per questi ragazzi. Loro si sentono già italiani". Le parole del presidente del Coni Malagò, all'indomani del ricco medagliere olimpico, a favore dei diritti di cittadinanza per gli sportivi, hanno insomma sollevato una giusta discussione di cui ovviamente lo sport è solo un aspetto. La legge sullo Ius soli, intanto, nelle sue diverse proposte, giace in commissione Affari costituzionali, osteggiata per lo più dalle diffidenze della destra. E' chiaro che la discussione a questo punto deve portare a un esame dell'Aula. E lo sport può diventare il veicolo importante per arrivare a riconoscere diritti fino ad oggi negati a quel milione di giovani italiani di fatto. L'immagine simbolo può essere proprio quella di Great NNachi che a 17 anni non può saltare (e vincere) nei centri sportivi internazionali con il tricolore in mano. 

12 agosto 2021
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