Pilato, Panziera e Quadarella azzurre d'oro. Europei si chiudono con 3 trionfi al femminile e record di medaglie
L'Italia del nuoto saluta Budapest con un bottino mai visto: 27 medaglie di cui 5 d'oro

L'Italia del nuoto saluta Budapest con un bottino mai visto in un campionato europeo, 27 medaglie di cui 5 d'oro, e guarda con giustificate aspettative alle prossime Olimpiadi, forte di un gruppo che ha le sue stelle nella componente femminile. Simona Quadarella, regina nel mezzofondo, Benedetta Pilato, primatista mondiale dei 50 rana, e Margherita Panziera nel dorso hanno fatto la differenza nell'ultima domenica di gare, arricchita poi dall'argento di Razzetti nei 400 misti e dai bronzi delle staffette 4x100 mista maschile e femminile, con una Federica Pellegrini inesauribile che ha portato le compagne all'ennesimo podio.
A dare il 'la' ad un pomeriggio trionfale è stata la 16enne Pilato, che si è presa l'oro nei 50 rana con la seconda prestazione all time di 29''35, a cinque centesimi dal record del mondo stabilito in semifinale: 29''30. "Un po' l'oro me l'aspettavo, non pensavo, invece, di nuotare questo tempo - ha commentato la giovanissima campionessa tarantina -. Torno a casa abbastanza soddisfatta perché è il primo oro europeo, ma avrei voluto fare meglio nei 100". Una distanza che, nel dorso, aveva portato venerdì un argento un po' inaspettato a Panziera, che nella sua distanza preferita, i 200, ha ripreso a dominare, confermandosi campionessa europea grazie alla sua terza prestazione personale di sempre. "Sono veramente felice perchè non pensavo proprio di nuotare un tempo così basso - ha dichiarato la trevigiana -. Questo vuol dire che sto lavorando bene, sono contenta di essere riuscita a gestire una settimana così dura portando a casa un oro".
E' di tre medaglie più pregiate la messe della romana Quadarella, che ha sbaragliato la concorrenza anche nei 400 sl dopo averlo fatto negli 800 e nei 1500. Un tris che ha sfogato con un pianto liberatorio: "Non me l'aspettavo, per questo mi commuovo - ha detto -. Rispetto a Glasgow avevo più paura, mi sentivo meno sicura. Questo non era un europeo preparato, l'obiettivo sono le Olimpiadi". Un piano preciso, anche se a Tokyo il campo delle avversarie sarà più ampio e duro e l'Italia dovrà lottare in ogni corsia per mantenere le promesse ventilate in questa settimana a Budapest.
A tenere alto il morale della squadra maschile c'è stato questo pomeriggio Alberto Razzetti, genovese che si può considerare la rivelazione azzurra degli Europei. Dopo il bronzo nei 200, si è preso anche l'argento nei 400 misti. "Ho migliorato di 10 secondi il mio personale ed è incredibile - ha ammesso -. Non me l'aspettavo proprio". Buono il quinto posto di Andrea Matteazzi. Hanno battuto il record italiano prendendosi il bronzo i ragazzi della 4x100 mista: Thomas Ceccon, Nicolò Martineghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi sono l'emblema del nuoto italiano che continua a sfornare talenti.
Noblesse oblige, sono state le ragazze a chiudere con un altro podio la rassegna, conquistando il bronzo nella 4x100 mista: Panziera, Arianna Castiglioni, Elena Di Liddo e Pellegrini hanno imitato i colleghi maschi, con l'olimpionica veneta che ha mostrato ancora tutte le sue doti e la voglia di trascinare l'Italia sempre più in alto.