Rugby: Innocenti presenta candidati "Risultati ci danno ragione"
"Siamo convinti di aver fatto un ottimo lavoro e lo vogliamo completare", dice il presidente della Fir ROMA (ITALPRESS) - "Chiedo la fiducia su un programma che è quello che abbiamo portato avanti fino ad ora. Siamo convinti di aver fatto un ottimo lavoro e lo vogliamo completare. I risultati ci stanno dando ragione". Esordisce così Marzio Innocenti, presidente della Fir, nel presentare il programma "Obiettivo 2028" e la propria squadra di candidati al Consiglio federale per il quadriennio 2024-2028, composta da Paolo Ricchebono per la quota tecnici, Carlo Festuccia e Silvia Gaudino per la quota giocatori, Enrico Quartiroli, Sandro Trevisan, Giovanni Poggiali, Giorgio Morelli, Antonio Luisi, Francesca Gallina e Vitanna Convertini per la quota società.
Le elezioni si terranno il prossimo 15 settembre. "Una delle richieste che mi erano state fatte era quello di tornare a vincere: quando sono stato eletto venivamo da 32 sconfitte consecutive, oggi il bilancio maschile, che è un po' la cartina tornasole visto che quella femminile ha continuato a vincere, è di 14 vittorie in 35 partite, il miglior periodo sui tre anni, in particolare nell'era Sei Nazioni", ricorda Innocenti, un ruolino di marcia che ha permesso alla Nazionale di passare dal tredicesimo all'ottavo posto nel ranking. Innocenti ha proseguito ricordando i traguardi ottenuti con il lavoro diplomatico, nel rapporto con le istituzioni anche a livello internazionale, "tanto che abbiamo potuto proporre la candidatura, per la prima volta in 138 anni, a presidente di World Rugby un italiano, Andrea Rinaldo, una candidatura che dimostra che il rugby italiano è ora considerato alla pari delle altre Union nel proporre anche soluzioni per quelle che sono le situazioni internazionali". Innocenti, inoltre, dopo aver elogiato la macchina organizzativa e sottolineato l'impegno sociale della Federazione, si è concentrato sull'aspetto della formazione: "Ho subito molte critiche quando abbiamo voluto riformare il sistema. Avevamo ben chiaro che c'era un problema: mancava il coinvolgimento dei club, soprattutto quelli piccoli, che sono quelli che danno più contributo alla Nazionale ma che venivano esclusi dalla formazione. Con il progetto dei poli abbiamo di nuovo portato i club a lavorare con noi su questo e sono certo che avremo sempre di più tutti i livelli che servono per far crescere i nostri giocatori", ha concluso. - Foto Ipa Agency - (ITALPRESS). spf/ari/red 02-Ago-24 14:45 .