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Mondiali di Saalbach: Brignone regala l'argento all'Italia nel superG femminile

L'azzurra più vincente di sempre ha chiuso la prova a soli dieci centesimi dall'austriaca Stephanie Venier: "Sono orgogliosa e contenta"

di Tiscali Sport   

Prima l'oro del parallelo a squadre ora l'argento di Federica Brignone nel superG. Ai Mondiali di Saalbach è sempre grandissima Italia. Ma se il titolo del team è stato in fondo soprattutto una bella sorpresa, questa medaglia era più che attesa dalle azzurre jet, considerata la squadra più forte al mondo. Federica Brignone si conferma l'azzurra più vincente di sempre, non a caso leader della classifica generale con 32 vittorie di coppa all'attivo di cui cinque in questa strepitosa stagione in cui va caccia della sua seconda grande coppa del mondo.

Vince l'austriaca Venier, Goggia al quinto posto

La 34enne valdostana taglia il traguardo ed esulta, consapevole di aver fatto comunque una grande impresa. Ma subito dopo di lei scende l'austriaca Stephanie Venier, 31 anni e buona velocista ma con soli tre successi in carriera. Tirolese ma con un cognome che tradisce probabili origini venete (il papà si chiama Mario e la mamma Bianca) fa la gara della vita e brucia l'azzurra per 10 centesimi: 1.20.47 contro 1.20.57 dell'azzurra. Poi qualche altra emozione ma è ormai tutto chiaro e definito quando la quotatissima svizzera Lara Gut- Behrami finisce indietro in 1.21.17 ed una Sofia Goggia che fa qualche errore di troppo soprattutto su un salto (''ho già la testa alla discesa di sabato'') ma riesce comunque per soli 6 centesimi a sfiorare il podio e dunque pure la medaglia il bronzo andata ex aequo in 1.20.71 alla norvegese Kajsa Vickhoff Lie ed alla americana Laurence Macuga.

Quarta medaglia iridata per Brignone

Per Brignone è la quarta medaglia iridata. Tutto è cominciato nel 2011 quando ventenne a Garmisch vinse uno splendido argento mondiale in gigante. Poi sono arrivati l'oro in combinata e l'argento ancora in gigante a Meribel due anni fa. In più l'argento olimpico in gigante di Pechino unito ad un bronzo in combinata con un bronzo in gigante pure alle Olimpiadi coreane del 2018. Insomma Brignone è la miglior azzurra di sempre. "Sono orgogliosa e contenta - ha detto felice a fine gara la campionessa del Centro Sportivo Carabinieri -. Felicissima soprattutto di aver fatto il mio massimo nel giorno giusto. In superG non mi era mai riuscito di fare bene in una grande rassegna. Questa pista non era forse nelle mie corde e mi sono detta di rischiare anche nei due punti in cui si poteva, anche a costo di uscire".
"E' davvero una bella emozione - ha aggiunto - anche perché sentivo parecchia pressione addosso in una stagione così. Mi aspettavo io in primis di fare qualcosa di grande e sono riuscita a concentrarmi sulla mia sciata. Ho fatto qualche sbavatura, ma sono contentissima, sia della mia prova sia delle scelte fatte nei materiali e per questo ringrazio il mio team per il grande lavoro che abbiamo fatto in questi mesi. Mi sono detta di sciare a tutta e di rischiare ed ora mi godo questa medaglia: un grande orgoglio".

Goggia: "Qualcuno deve essere ai piedi del podio..."

Questione di centesimi - solo sei - lasciano Goggia al quinto posto: "Qualcuno deve essere ai piedi del podio e stavolta è toccato a me - ha detto la bergamasca -. Ho fatto una buona gara, qualche imperfezione qua e là, credo di essermi giocata tutto nel salto finale. Mi spiace per quei centesimi: è esattamente quello che ho fatto a Schladming nel 2013 quando al mio primo Mondiale ero stato quarta.
La discesa sarà diversa da questo superG: oggi c'era una neve bella da spingere. In discesa ho tante cose da limare, da rivedere". Insomma Goggia vuole un oro mondiale nella sua disciplina dopo essere stata l'unica italiana a vincere l'oro olimpico di libera. Poi per l'Italia in questo superG mondiale ci sono Elena Curtoni 9/a, Marta Bassino, campionessa in carica, solo 16/a e Laura Pirovano 18/a. Brutta botta invece per l'attesissima Lindsey Vonn che, colpita da una leggera influenza, ha comunque gareggiato ma è uscita poco dopo il il via andando a sbattere violentemente con la spalla destra contro una porta. L'Italia a segno nelle prime due gare insegue altre medaglie.

di Tiscali Sport   
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