Arnaldi subito fuori a Zhuhai, ma che battaglia con Karatsev

Due set molto incoraggianti, poi il calo nel terzo. Matteo Arnaldi si ferma al primo turno allo Huafa Properties Zhuhai Championships (duro outdoor, montepremi $1.057.295), con il rimpianto di aver servito per il match, invano, sul 5-4 nel secondo set. Il sanremese, numero 48, esce sconfitto 67(5) 76(5) 62 contro Aslan Karatsev, numero 63, e subisce la seconda vittoria stagionale all'esordio nel circuito ATP. Il russo, in campo come atleta neutrale, interrompe così una serie di quattro sconfitte di fila contro avversari italiani.
Karatsev parte deciso al servizio. Piazza quattro ace nei primi tre turni di battuta, in cui perde un solo punto fino al tie-break. Più discontinuo con la prima, è infallibile con la seconda.
Anche Arnaldi tiene i suoi turni di battuta con personalità. Al servizio il sanremese cerca con insisitenza il diritto di Karatsev, colpo più potente ma meno affidabile del russo, in campo come atleta neutrale: rischia di più, ne ricava più vincenti ma commette anche più errori.
Il quinto game è l'unico turno di battuta potenzialmente complesso del parziale, L'azzurro viene trascinato ai vantaggi anche per via di due errori di diritto, ma il suo primo ace del match sulla palla game cancella ogni rischio.
Il secondo punto perso al servizio da Karatsev spezza l'equilibrio nel tie-break. L'azzurro risponde benissimo verso il rovescio dell'avversario che non può spingere abbastanza da dare alla palla l'angolo desiderato con il primo colpo dopo il servizio. Arnaldi ringrazia e chiude.
Il minibreak dura solo lo spazio di un paio di punti, però. Karatsev traccia un rovescio vincente, giocato sempre a tutto braccio, con il massimo rischio possibile, e risale 4-5. Arnaldi completa, però, un secondo mini-break che gli vale il primo set point. E gli basta. Vince il settimo tie-break della stagione sugli otto giocati nel circuito ATP e porta a casa un set in cui ha vinto sette punti in meno.
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Il gran caldo, a cui si aggiunge un opprimente tasso di umidità, non aiuta la qualità della partita che rimane in equilibrio. Arnaldi mette in campo meno prime rispetto al primo set, Karatsev invece migliora le sue percentuali ma rende molto meno con la seconda: passa dal 93% di punti del primo set al 21% del secondo. In più, negli scambi col passare dei minuti l'ex semifinalista dell'Australian Open prende sempre più rischi all'inizio dello scambio.
L'azzurro, invece, poggia sull'elasticità e su una preparazione atletica impeccabile, e quando c'è da lottare non si tira indietro. Il punto più bello del match, scatto in allungo e contro-smorzata in diagonale, gli consente di firmare il primo break della partita. La partita, però, è tutt'altro che finita. Sul 4-3, infatti, Arnaldi si incarta nel peggior turno di battuta del match e incassa il contro-break, a zero, con più errori suoi che meriti effettivi dell'avversario.
Karatsev però non approfitta dell'effetto positivo, anzi. Continua a perdere la misura dei colpi, soprattutto con il diritto, da fondo. Arnaldi, bravo a non lasciarsi trascinare da pensieri negativi, aspetta, non sbaglia, gioca come se nulla fosse successo. Ne ottiene un secondo break di fila e di conseguenza la possibilità di servire per il match. Ma neanche stavolta difende il vantaggio. Spinto da una gran risposta sulla riga al primo punto, e da un'altra accelerazione di diritto sulla riga, Karatsev completa il secondo contro-break di fila.
Arnaldi rimane sotto pressione al servizio. Nel dodicesimo game cancella quattro set point, di cui due di fila. Il quarto è un capolavoro di personalità: serve and volley con la seconda. E' il primo della sua partita, e funziona. Con il quarto ace del match, poi, il sanremese chiude il game più lungo della partita. Anche il secondo set si decide al tie-break.
L'equilibrio si spezza sul 2-2. Il primo mini-break è per Arnaldi, che beneficia dell'ottavo doppio fallo di Karatsev, che però recupera e torna avanti 5-4 grazie al suo sedicesimo ace. Arnaldi si regala un altro numero, una volée in allungo da applausi, ma non argina l'ex Top 20 di Vladikavkaz che al quinto set point chiude e rimanda tutto al terzo set.
Il parziale decisivo praticamente non ha storia. Karatsev allunga 4-0 e mette in discesa il parziale. Arnaldi, mentre il match supera le tre ore di gioco, salva tre match point al servizio (1-5), ma non può fare molto più.