Luca Nardi e Lorenzo Sonego sono gli ultimi due italiani impegnati nel circuito ATP in quella che è la settimana che precede il primo Slam dell’anno, l’Australian Open. Il pesarese (n. 90) ed il torinese (n. 54) sono infatti gli unici azzurri rimasti all’ASB Classic di Auckland (torneo ATP 250 con un montepremi di 766.290 dollari). Nardi, dopo aver usufruito del ritiro di Flavio Cobolli (testa di serie n. 6) affronterà il belga Zizou Bergs (n. 66), mentre Sonego incrocerà la racchetta con Alex Michelsen (n. 41 e n. 8 del seeding).
Su quest’ultima, i ricordi sono freschi (e molto felici) per l’allievo di Fabio Colangelo. L’unica sfida sul circuito maggiore, d’altronde, è stata la finale dello scorso agosto all’ATP 250 di Winston-Salem, che ha concretizzato il quarto titolo nella bacheca dell’italiano, vittorioso con lo score di 60 63.
?? Grass (Antalya)
?? Clay (Sardinia)
?? Indoor Hard (Metz)
?? Outdoor Hard (Winston-Salem)
Lorenzo Sonego #WSOpen pic.twitter.com/dRXQSVdaAo
Un precedente che sicuramente crea ottimismo alla vigilia, ma – per contro – non illude Sonego, conscio della pericolosità del talento americano classe 2004. Lo dice la classifica, che è a favore del tennista a stelle e strisce, ma i risultati ottenuti proprio a dispetto della giovane età.
Nel 2024, Michelsen ha chiuso con 34 vittorie all’attivo (14 in più del ventinovenne azzurro), raggiungendo, oltre alla finale di Winston-Salem, anche quella sull’erba di Newport (ATP 250), in cui ha sciupato un match point contro il connazionale Marcos Giron.
Un confronto, quello tra Sonego e il recente semifinalista delle NextGen ATP Finals, che comunque promette spettacolo, con una posta in palio non indifferente: eventualmente, il vincente se la vedrà nei quarti di finale con uno Alejandro Tabilo (testa di serie n. 2 e n. 23 ATP) e il qualificato Nishesh Basavareddy (amico di infanzia di Michelsen e n. 133 al mondo).
La partita, in scena sul Grandstand, procederà proprio quella di Nardi di fronte a Bergs. Anche in questo caso, curiosamente, tra i precedenti c’è una finale, anche se si tratta del circuito Challenger. Teatro dell’incontro fu l’Academy di Rafa Nadal a Maiorca, a settembre 2022: ad imporsi fu proprio l’azzurro dopo una battaglia di tre ore e nove minuti conclusa 76(2) 36 75.
Tre anni dopo, entrambi arrivano al loro primo scontro diretto a livello ATP avendo superato le qualificazioni (con due successi per parte al set decisivo) ed un turno nel main draw. Il tennista di Lommel nello scorso novembre ha toccato il suo best ranking di n. 66 e al Roland Garros ha collezionato la vittoria più importante della sua carriera, eliminando Tabilo, allora n. 24.
Situazione simile per Nardi, che ad Indian Wells è passato alla storia come il giocatore di più bassa classifica (n.123) a battere Novak Djokovic (al tempo n. 1) in un Masters 1000 o in uno Slam. A maggio, si è anche spinto fino alla 70esima posizione.
In case you missed it ??
lucky loser @Luca___Nardi shocking World no. 1 Novak Djokovic to reach the last 16 at Indian Wells! #TennisParadise pic.twitter.com/pG4wCaTHJi
Oggi, nonostante la leggera flessione nel ranking, ha iniziato la stagione con il piede giusto, e considerando la conclusione il trionfo al Challenger di Rovereto in chiusura di 2024, arriva alla sfida contro Bergs forte di otto vittorie consecutive. Una grande occasione per mettersi dunque in mostra in attesa della propria storica “prima volta” sui campi dell’Australian Open, dove l’anno scorso si era fermato nelle qualificazioni.