Berrettini centra i quarti nel Super Challenger di Phoenix

Massimo risultato con il minimo sforzo per Matteo Berrettini che ha staccato il pass per i quarti di finale dell'"Arizona Tennis Classic", ricchissimo torneo Challenger 175 (nuova categoria introdotta per il 2023) dotato di un montepremi di 220mila dollari che si sta disputando sui campi in cemento del Phoenix Country Club della capitale dell'Arizona.
Il 26enne romano, n.23 ATP e prima testa di serie del torneo (wild card), dopo il doppio 6-4 rifilato nel derby d’esordio a Mattia Bellucci, n.150 ATP, ripescato in tabellone come lucky loser, ha battuto 75 76(5), in un’ora e quaranta minuti di partita, l’australiano Aleksandar Vukic, n.186 del ranking, promosso dalle qualificazioni, che all’esordio nel main draw aveva eliminato in tre set Matteo Arnaldi, n.115 ATP. La partita è stata disturbata non poco da un “hawk-eye” impreciso e dal tono di “voce” talmente basso da risultare quasi impossibile da sentire per i giocatori.
Contro un avversario che ha tenuto il campo benissimo, buona prestazione di Berrettini al servizio con 11 ace ed un solo doppio fallo, il 58% di prime in campo con il quale ha ottenuto l’88% dei punti ed un 66% di punti vinti anche con la seconda. Una sola palla-break concessa ed annullata. Per il resto, però, solo sprazzi della miglior versione di Matteo, ancora un po’ in difficoltà negli spostamenti soprattutto negli scambi prolungati.
Primo set equilibratissimo quello della loro prima sfida. L’azzurro non ha problemi nei propri turni di battuta, e nemmeno l’australiano se si eccettua una palla-break offerta nel settimo gioco e cancellato con una prima robusta nell’angolo esterno. Nell’undicesimo game, però, Berrettini cambia ritmo, spinge di più sulla palla mettendo pressione al 26enne di Sydney che non riesce a reagire e cede il servizio. Poco dopo Matteo sigla il 7-5 con il quarto ace dell’incontro.
Nel quarto gioco della seconda frazione, al termine di uno scambio prolungato, Berrettini concede la prima palla-break della partita ma la annulla con un diritto lungolinea (2-2). Poi entrambi difendono con una certa sicurezza i rispettivi turni di servizio e a decidere è il tie-break.
Il primo mini-break se lo procura Vukic con una risposta di rovescio inside-out (3-1) ma Matteo reagisce aggiudicandosi quattro punti di fila (5-3). L’azzurro arriva al doppio match-point (6-4): spreca il primo sotterrando in rete il diritto (6-5) ma sul secondo è l’australiano a giudicare male il passante di diritto dell’azzurro che finisce abbondantemente in campo.
Sabato nei quarti (il torneo è in ritardo a causa del maltempo) Berrettini dovrà vedersela con il vincente della sfida tra il russo Alexander Shevchenko, n.132 ATP, promosso dalle qualificazioni, e l’elvetico Marc-Andrea Huesler, n.51 del ranking e sesto favorito del seeding.
Proprio a Phoenix, nel 2019, Matteo ha conquistato l'ultimo dei tre trofei Challenger vinti in carriera (San Benedetto 2017 e Bergamo 2019 gli altri due) su otto finali disputate. Nell'occasione si impose al tie-break del set decisivo sul kazako Michail Kukushkin, prendendosi la rivincita per la sconfitta rimediata nella finale del Challenger di Irving l'anno prima.
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