Chi corre per Torino ad Astana: Hurkacz sorride, Auger-Aliassime no

Per Hubert Hurkacz la vittoria su Francisco Cerundolo al primo turno dell’Astana Open, torneo ATP 500 che si disputa nella capitale del Kazakistan, non significa solo la qualificazione al secondo turno. Imporsi 6-2 7-6(2) in un’ora e 20 minuti (con un bel corredo di 11 ace piazzati a semplificarsi la vita) ha permesso al polacco di raggranellare altri 45 punti da sommare ai suoi 2.635, guadagnando altro terreno rispetto a Cameron Norrie (in isolamento per il Covid) che ne ha 2.365, a Jannik Sinner fermo a 2310 e Matteo Berrettini, a quota 2.225.
Come si può notare le distanze sono tutt’altro che abissali: tra Hurkacz (n.9 nella ATP Pepperstone Race to Turin) e Berrettini, n.14, ci sono 455 punti. Meno dei 500 punti in palio per il vincitore questa settimana ad Astana e a Tokio (300 per chi arriva in finale, 180 a testa per i due semifinalisti).
I potenziali contendenti sono però ancora molti e dunque tutto quello che si può raccogliere è benedetto: non si dovrebbe lasciare per strada nulla.
Auger-Alissime: perchè non sorride
Un bel niente (zero punti) invece è quello che rimarrà in mano dopo la trasferta kazaka a Felix Auger-Aliassime, che è fragorosamente caduto all’esordio contro lo spagnolo Roberto Bautista Agut. Non è stato fortunato il canadese, n.13 del mondo, nel sorteggio: il suo avversario è n.21 e uno dei giocatori più solidi del circuito.
Perfettamente a suo agio sui campi duri non velocissimi di Astana, Bautista Agut è sembrato trovare più facilmente la profondità dei colpi necessaria a contenere la strapotenza fisica del giovane Felix. Lo ha costretto a forzare per cercare di sfondare. Così sono aumentati gli errori e, quando il canadese non era sufficientemente incisivo, il 34enne di Castellon de La Plana andava a piazzare il vincente con quelle sue traiettorie che sembrano tirate con il righello, dalla sua racchetta all’angolo più scomodo per l’avversario.
E’ bastato un break nel primo set allo spagnolo per chiudere 6-4 mentre la battaglia da fondocampo è rimasta in equilibrio nella seconda partita fino al tie-break. Auger-Aliassime ha lottato, fino a procurarsi un set point sul 6-5. Bautista non ha tremato e non è arretrato di un passo. Tre punti dopo alzava le braccia al cielo, dopo un’ora e 54 di battaglia: 6-4 7-6(6) il punteggio finale.
Chi è seduto sulla sedia che scotta
In altri frangenti una sfida del genere sarebbe potuta vale un titolo o comunque il passaggio di un turno importante. Sta di fatto che Felix non sorride di certo: resterà infatti fermo a 2860 nella Race per Torino, a fare da punti di riferimento per chi sta tentando di prendersi un posto allo sprint. Il suo posto.
Auger-Aliassime è infatti al momento seduto su una delle otto sedie delle Nitto ATP Finals ma la sua è quella che scotta di più: quattro sono già assegnate matematicamente (Alcaraz, Nadal, Ruud e Tsitsipas), una quinta è virtualmente di Novak Djokovic, in quanto vincitore di Slam (Wimbledon) gli è sufficiente chiudere tra i primi 20 della classifica (ora è n.15).
In classifica dietro a Tsitispas ci sono nell’ordine: Medvedev, Rublev e Auger-Aliassime. Tra il canadese e l’ex. n1 russo ci sono più di 500 punti, più di quanti (come abbiamo visto) ce ne siamo tra lui e Matteo Berrettini.
Lasciare il Kazakistan a mani vuote non è un bel viatico per l’allievo di Toni Nadal. Per lui il prossimo appuntamento è proprio quello dell’Unicredit Firenze Open (torneo ATP 250) dove incrocerà le strade di Sinner e Berrettini. Saranno giornate calde al PalaWanny.