Inarrestabile Flavio Cobolli. Vince un altro match al tie-break e centra la sua prima semifinale da “500” al “Mubadala Citi DC Open” (ATP 500 - montepremi 2.100.230 dollari) che si sta disputando sui campi in cemento del William H.G. FitzGerald Tennis Center di Rock Creek Park a Washington.
Nei quarti il 22enne romano, n.48 del ranking (“best” confermato) e 10 del seeding, si è imposto per 75 36 76(2), dopo una battaglia di oltre due ore e mezza, lo statunitense Alex Michelsen, n.60 del ranking e 15 del seeding (che al secondo turno aveva stoppato la corsa di Mattia Bellucci, n.125 ATP, promosso dalle qualificazioni).
Forza, Flavio ??@cobollifla edges Alex Michelsen 7-5 3-6 7-6 to reach his first 500 semi-final! #MubadalaCitiDCOpen pic.twitter.com/CV1wOLEP8Y
— Tennis TV (@TennisTV) August 2, 2024Flavio si è un po’ complicato la vita nel set decisivo quando si è fatto recuperare per un break di vantaggio che aveva difeso a lungo (2-0, 3-1, 4-2) e quando nel decimo game non ha sfruttato tre match-point.
Poi però ha dominato il tie-break decisivo: è volato sul 4-0 e poi ha chiuso per 7 punti a 2.
Per Cobolli 17 ace ma anche 13 doppi falli: a referto ben 41 vincenti a fronte di 26 errori non provocati (29 contro 20 il bilancio del 19enne californiano di Laguna Hills.
Sabato (meglio: nella notte tra sabato e domenica in Italia) in semifinale Cobolli troverà dall’altra parte della rete il mancino statunitense Ben Shelton, n.14 del ranking (“best”) e secondo favorito del seeding. L’azzurro ha vinto in rimonta l’unico precedente con il 21enne di Atlanta, disputato negli ottavi sulla terra di Ginevra lo scorso maggio.
A Washington Flavio, dopo il successo in due set all’esordio (direttamente al secondo turno) sul belga Goffin, n.100 ATP, nei quarti ha battuto in rimonta lo spagnolo Davidovich Fokina, n.44 del ranking e 8 del seeding, dopo aver salvato ben cinque match-point (4+1) nel tie-break della frazione decisiva. Quindi il successo, ancora al tie-break, sullo statunitense Michelsen, n.60 del ranking e 15 del seeding. Grazie ai punti conquistati fin qui sul cemento statunitense Cobolli è già sicuro di ritoccare il “best” (virtualmente è n.42 ATP).