Per il secondo anno consecutivo Novak Djokovic non sarà al via del Masters1000 di Madrid, torneo cui era iscritto e che lunedì vivrà la cerimonia del sorteggio del suo main draw. Tornato a competere a Monte-Carlo dopo un avvio di stagione che dall'Australia a Indian Wells lo aveva visto incassare due sconfitte contro altrettanti giocatori italiani (Sinner a Melbourne, Nardi in California) , il n.1 del mondo nel Principato si era arreso in semifinale per la prima volta in carriera al norvegese Casper Ruud, poi sconfitto in finale dal greco Stefanos Tsitsipas.
"Ho avuto degli alti e bassi, ci sono cose positive che mi porto via da questo torneo - disse Novak a caldo dopo la sconfitta - sono abituato a standard molto alti in termini di rendimento, e spero di poter partire da qui per costruire prestazioni migliori nei prossimi eventi". Separatosi dal suo coach Goran Ivanisevic poche settimane fa, con Nenad Zimonjic provvisoriamente installatosi nel suo box, l'obiettivo del serbo per questo scorcio di stagione - per sua stessa ammissione - è quello di costruire una condizione tale da portarlo al suo picco di rendimento in coincidenza del Roland Garros, dello swing sul verde che culminerà con Wimbledon e del torneo olimpico il cui via è previsto per la fine di luglio.
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