Un digiuno lungo un anno, un rientro atteso tre mesi risoltosi con un due partite in doppio e tre in singolare. Sullo sfondo dieci titoli Slam vinti a Melbourne, sua meta preferita, e la muta voglia di riprovarci mentre le primavere continuano a sommarsi sulla sua carta d'identità e nuove affamate generazioni continuano a confinarlo sempre più lontano nel ranking. Uno scenario che preoccuperebbe chiunque, ma non Novak Djokovic. Dalla sua il serbo ha esperienza e classe, idee chiare e una condizione in crescendo. E se non bastasse anche le statistiche sembrano strizzargli l'occhio.
Delle dieci campagne vittoriose condotte a Melbourne, solo tre sono state anticipate da un titolo vinto in uno dei tornei di preparazione all'Happy Slam, e una di queste per giunta in una competizione a squadre, la United Cup del 2020. Nella maggior parte dei casi Djokovic non è mai sceso in campo prima di fare il suo esordio alla Rod Laver Arena preferendo concentrarsi su relax e off season al termine di una stagione che per lui si era chiusa a novembre inoltrato con le Nitto ATP Finals.
Five-star entertainment ??
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Job done ?
Reilly Opelka takes out Djokovic 7-6 6-3 to reach the last 4 in Brisbane ??@BrisbaneTennis | #BrisbaneTennis pic.twitter.com/8Sjj6sSF65
Questo sarà il quinto anno consecutivo in cui Nole giungerà a Melbourne avendo invece già effettuato un rodaggio. Al Brisbane International dove era assente dal 2009 la sua corsa si è chiusa ai quarti contro Reilly Opelka. L'ultimo precedente che ha visto il serbo eliminato in coincidenza di quel turno in un torneo alla vigilia di uno Slam sono stati gli Internazionali BNL D'Italia del 2023, quando si arrese in tre set a Holger Rune per poi presentarsi a Parigi e imporsi lasciando sul suo cammino solo due set ai suoi avversari.
Per un dato che sembra giocare in suo favore ce n'è un altro che sembra invece congiurare affinché Nole continui a rimandare il suo appuntamento col successo. Ed è la rincorsa al titolo n.100. Cercato, accarezzato nel 2024 due volte con le finali perse a Wimbledon contro Carlos Alcaraz e a Shanghai contro Jannik Sinner e da lui posto nella lista degli obiettivi di un 2025 in cui ha dichiarato di voler giocare più tornei, sicuro di possedere ancora il livello necessario per dire la sua.
Djokovic ha già annunciato che sarà al via dell'Exxon Mobile Open del Qatar (17-22/2). All'Happy Slam il suo record è di 94 vittorie e 9 sole sconfitte. Tra due settimane si saprà se l'ex numero uno del mondo vi arriverà avendo toccato quota 10 sconfitte o se invece avrà aggiornato a 25 il numero dei Grand Slam vinti in carriera. Statistiche e percentuali, ripete l'adagio, mostrano molto ma celano ciò che c'è di più importante. In vent'anni di carriera Djokovic ha già dimostrato di saper ribaltare pronostici, riscrivere record e sconfessare pronostici e statistiche. E il 2025 dirà se riuscirà a farlo ancora per un'ultima volta. Di sicuro farà di tutto per provarci.
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