"Ho pensato molto a come avrei dovuto affrontare la prossima stagione, due mesi, ho pensato a cosa avessi bisogno in questo momento della mia carriera, perché a marzo ho interrotto la mia relazione con coach con cui avevo avuto molto successo e così ho trascorso molti mesi a chiedermi se avessi bisogno in primis di un coach e se sì quale sarebbe stato il profilo ideale. Il coach perfetto per me ora è uno che abbia affrontato le stesse esperienze che affronterò io: possibilmente un vincitore di più Grand Slam, un ex n.1 del mondo. Pensavo a diverse persone e il nome di Andy Murray è saltato fuori con il mio team e così gli ho fatto una telefonata per vedere se fosse disponibile".
"L'ho trovato un po' impreparato perché non se lo aspettava ma ci siamo trovati subito e ha accettato dopo pochi giorni e io non potrei esserne più felice. E' una collaborazione che è una sorpresa per me, per tutti e per il tennis, lui è stato uno dei miei più grandi rivali, abbiamo la stessa età, abbiamo giocato negli stadi più grandi e non vedo l'ora di scendere in campo e preparami per la prossima stagione". Così Novak Djokovic, ai microfoni di Sky England, in merito alla sua scelta di assumere Andy Murray come suo prossimo coach.
Il serbo, che ha chiuso il 2024 con il "solo" oro olimpico vinto a Parigi, ha mandato agli archivi il suo 2024 da n.7 del mondo non prendendo parte alle Nitto ATP Finals di Torino da lui vinte l'anno prima. Djokovic, dopo essersi separato da Goran Ivanisevic, suo coach dal 2018, ha vissuto gli ultimi mesi della stagione seguito dal suo amico e connazionale Nenad Zimonjic e non ha nascosto, dopo il trionfo nel torneo olimpico, di ritrovarsi per la prima volta nella sua carriera sprovvisto di un piano a lungo termine per impostare i lavori relativi alla ripresa della sua attività.
"La mia priorità adesso è la Coppa Davis", dichiarò Nole di ritorno dagli Stati Uniti dove non riuscì a difendere il titolo vinto a New York nel 2023, "il ranking e le ATP Finals non mi interessano, ho già dato in quei due contesti", aggiunse ancora non chiarendo però né le intenzioni relative a quello che sarebbe stato il suo prossimo coach né quella che avrebbe potuto essere una prima approssimativa "schedule" della sua prossima stagione. Assunto al suo fianco Andy Murray, non resta ora che aspettare la ripresa dei lavori e il prossimo annuncio su quello che sarà il torneo che segnerà il suo ritorno in campo.