Oltre Miami. Oltre quel possibile titolo numero 100 che Novak Djokovic ha messo nel mirino da tempo, ritrovandosi poi costretto a spostarlo sempre più avanti. Dopo il successo su Rinky Hijikata all'esordio, Nole non nega di puntare al trionfo, evita di tornare sul tema della protesta PTPA, ma sforna invece una sua visione sul futuro degli sport di racchetta.
NOVAK DJOKOVIC
"Il futuro, a mio modo di vedere - spiega il serbo - è nei racquet club, ossia in quelle strutture che comprendono tennis, padel e pickleball. Penso che la crescente popolarità del pickleball in questo Paese (gli Usa, ndr), e quella del padel a livello globale, siano così importanti da non poter essere ignorate. Il padel, per esempio, è uno sport ideale per gli amatori che non hanno mai tenuto una racchetta in mano. È più facile imparare a giocare a padel che a tennis, certamente. Ed è divertente, democratico, coinvolgente. Quindi penso che il futuro dei circoli sia sicuramente un ibrido tra tutti questi sport. A livello professionale, competitivo, non sono sicuro che possa accadere la stessa cosa. Ma perché no?"
E ancora: "Resto convinto che il tennis sia il re di tutti gli sport con racchetta, attrae più persone e attenzione e vanta grandi tornei con una enorme tradizione. Ma gli altri due sono sport relativamente nuovi, quindi sarà interessante vederne l'ascesa nei prossimi anni. Il padel, peraltro, è già cresciuto molto rapidamente, arrivando al Centrale del Roland Garros, per esempio. Chissà che un giorno non si possa vedere una competizione mista di sport con racchetta, sarebbe divertente... Possiamo provare tutti a cimentarci in sport diversi e vedere come ci comportiamo... Inoltre ho letto, ma credo che tutti abbiano letto, i report che dicono che le persone che praticano sport con racchetta vivono più a lungo. Quindi, lancio un appello: praticate gli sport con racchetta (ride, ndr)".
DANIIL MEDVEDEV
Si torna sul tema Miami per uno dei grandi sconfitti della giornata, Daniil Medvedev, dominato da Munar. "Ho avuto qualche problema dopo Indian Wells e fisicamente non stavo bene, non ero al cento per cento. Può capitare. In più lui ha giocato un match solido e ha meritato, ha approfittato al meglio della situazione".
Il russo potrebbe uscire dai top 10 dopo questo torneo. "Stare senza titoli così a lungo? Non è qualcosa che mi preoccupa in modo particolare, perché ho dimostrato anche di recente di poter fare bene. Se uscirò dai top 10, semplicemente significa che non avrò giocato abbastanza bene negli ultimi 12 mesi. Sicuramente oggi le condizioni nel circuito, come ho già detto in passato, non favoriscono il mio tennis. Ma provo comunque ad andare avanti e provare a dare il meglio. Ora arriva il periodo su terra, e sulla terra ho vinto il mio ultimo trofeo... Vediamo cosa succede".
"Sulla causa della PTPA? Non ho niente da dire perché non ho letto nulla. Anche perché sono tante pagine... Ma nessuno mi aveva chiesto nulla, nessuno mi aveva avvisato. Non posso dire di essere contro, ma nemmeno a favore. Devo prima capire di cosa si tratta".
IGA SWIATEK
Tra le donne, procede spedita Iga Swiatek, a segno su Caroline Garcia in due set. "Rispetto a Indian Wells, tatticamente, non è cambiato nulla. Cambia il modo di muoversi, perché qui le palline rimbalzano meno. Devi adattare i movimenti a condizioni diverse, ma se parliamo di avversarie, la questione è simile".
Anche alla polacca viene chiesto un parere sulla questione PTPA: "Non mi hanno chiesto nulla e non sapevo nulla. Dunque tutto quello di cui sono al corrente è quello che anche voi avete visto sui media. Tutti sanno cosa penso delle questioni sollevate, perché ne ho parlato spesso in passato. Ma sul caso specifico della causa non ho nulla da dire".
