L'ambizioso Arthur Fils non si ferma. Al Miami Open presented by Itau, secondo Masters 1000 della stagione, ha completato contro Alexander Zverev, numero 2 del mondo, la vittoria di maggior prestigio in carriera. Grazie al 36 63 64 finale ha raggiunto i quarti di finale e replicato il suo piazzamento nel primo Masters 1000 del 2025 a Indian Wells. E' solo il terzo francese capace di arrivare tra i migliori otto in entrambi gli eventi del cosiddetto "Sunshine Double" nello stesso anno dopo
Yannick Noah (1986-87, 1989) e Gael Monfils (2016).
Il Sunshine Double si chiama così perché i due tornei si giocano sulle due coste opposte degli USA, prima in California e poi in Florida: due tornei separati da 2618 miglia e tre fusi orari, uniti dal sole che spesso conduce a giocare in temperature caldissime.
Allez Arthur ??
The moment Arthur Fils became the first Frenchman to reach quarter-finals at Indian Wells and Miami in the same year since Monfils in 2016! #MiamiOPEN pic.twitter.com/lV4hBpC2jy
Il sole quest'anno non tramonta sul francese Fils, che ai quarti affronterà Jakub Mensik, destinato secondo le proiezioni in tempo reale nella classifica ATP ad essere da lunedì l'unico teenager (giocatore con meno di vent'anni compiuti) in Top 50. E anche grazie a Fils potrebbe non tramontare nemmeno sul regno da numero 1 del mondo di Jannik Sinner che tornerà agli Internazionali BNL d'Italia di Roma con 9.730 punti nel ranking. Zverev, rimasto l'unico a poterlo superare prima dell'inizio dell'82ma edizione del torneo al Foro Italico, ne avrà da lunedì 7.645. Prima di Roma è atteso in campo nei due Masters 1000 di Monte-Carlo e Madrid, che danno appunto 1.000 punti per il titolo, e nell'ATP 500 di Monaco di Baviera. Per passare Sinner, di fatto, non può più sbagliare.
Eppure Fils ha raccontato dopo la partita di non aver giocato al meglio della condizione. "Ho un problema alla schiena da anni, e a volte mi fa male - ha detto -. Non mi sentivo bene negli scambi, ma dovevo trovare il mio ritmo, essere più aggressivo, dovevo entrare in campo e provare a non farlo giocare, perché quando glielo permetti Alexander è uno dei migliori del mondo. Sono felice di come ci sono riuscito".