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Fritz: "Da Sinner c'è da imparare"

di SuperTennis   
Fritz: 'Da Sinner c'è da imparare'

Comincia bene le sue Nitto ATP Finals Taylor Fritz, che può continuare a sognare di prendersi la rivincita contro Jannik Sinner, dopo aver perso la finale degli Us Open. "Sono contento - spiega l'americano - di come ho giocato e di come ho servito. Contro Medvedev, a volte non basta servire bene perché lui è uno dei migliori in risposta e cerca di rimandare tutto. Ma stavolta sono stato particolarmente efficace".

"Sinner? Da quando ci ho perso agli Us Open penso di aver fatto progressi. Dopo aver giocato contro di lui ho affrontato anche Alcaraz e Djokovic, e ogni volta credo di aver imparato qualcosa di più su me stesso e su ciò che devo fare per battere questi giocatori. Il girone è ancora lungo e complicato, ma aver iniziato con una vittoria è qualcosa che mi dà fiducia e aumenta certamente le mie chance".


Si torna su uno dei temi più sensibili per Fritz, quello del coaching, che proprio l'americano non ama: "Non mi piacciono le nuove regole. Non capisco. Il tennis è sempre stato uno sport individuale, uno contro uno. E soprattutto la parte mentale è una delle più importanti, perché dobbiamo togliere peso a questo settore del gioco? Sarebbe logico se qualcuno, a un certo punto, scendesse in campo al posto tuo per tirare un servizio in un momento cruciale? No. Ecco, io la vedo così, per me non ha nessun senso. E non sono l'unico che la pensa in questo modo".

"Cosa ho imparato dai match che ho perso coi migliori? Difficile da dire. Di certo, ogni volta che perdo dico che non ho servito abbastanza bene, difficile che esca dal campo soddisfatto del servizio e perdente. Ma con Sinner, Alcaraz e Nole è più questione di dettagli, di certe scelte durante lo scambio". 


Deluso Daniil Medvedev, che non nasconde il disappunto, fin dalle prime parole. "Ho ancora come minimo due match da giocare qui, che potrebbero essere anche il massimo per me. Non ho idea di cosa dovrei fare, ma di certo dovrò giocare un altro tipo di match".

"La superficie? Non la definirei lenta - continua il russo - anche se forse è un po' meno veloce di un anno fa. Ma è ancora medio-rapida".

"Non sono sorpreso del rendimento di Fritz, nemmeno negli scambi lunghi. Sono solo arrabbiato e frustrato con me stesso per non essere riuscito a esprimermi. Sto lottando da tempo con questa sensazione, in questo momento non sento nessun piacere a scendere in campo, questo è il risultato. Per la prossima stagione cercherò di prepararmi meglio, di essere pronto fisicamente e di sistemare il servizio. Intanto sono contento che il 2024 sia finito...". 

di SuperTennis   
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