Aveva chiuso il 2024 conquistando Hong Kong, quarto trofeo messo in bacheca in una stagione pazzesca che l’aveva vista vincere su tre superfici diverse ed imporsi all’attenzione mondiale con un “best”, n.12 WTA, alle soglie dell’élite mondiale. Riconfermarsi, sia sa, è sempre piuttosto complicato e questa prima parte di 2025 è stata tutt’altro che esaltante per Diana Shnaider, la tennista con la bandana, attualmente n.13 del ranking, che nei nove tornei disputati fin qui non ha mai vinto più di due match di fila, raggiungendo i quarti solo ad Adelaide: il tutto certificato da un bilancio di 8 vittorie a fonte di 9 sconfitte.
La parolina magica scaccia crisi è “super-coach” e così la neo 21enne mancina di Zigulevsk ha reso noto sul suo profilo Instagram di aver ingaggiato Dinara Safina, 38 anni, ex numero uno del mondo (con il poco invidiabile primato - condiviso con Jankovic e Pliskova - di esserlo stata senza aver mai vinto un titolo Slam), ritiratasi ufficialmente nel 2014 a seguito di gravi problemi alla schiena, sorella minore di quel Marat messosi in gioco entrando nel team di Andrey Rublev (Safina e Safin sono l'unica coppia sorella-fratello a diventare numero 1 al mondo nelle classifiche WTA e ATP).
“Negli ultimi mesi sono stata alla ricerca di una collaborazione come questa, che sono certa mi sarà di grande aiuto sia dentro che fuori dal campo - ha scritto Shnaider -. Dinara è ovviamente una leggenda e sono entusiasta di vedere cosa possiamo fare insieme”.
Ex atleta di college, Diana, che ha compiuto 21 anni lo scorso 2 aprile, nel 2024 è passata senza problemi dalla North Carolina State University al circuito WTA, vincendo quattro titoli di singolare oltre ad un argento olimpico in doppio (con la connazionale Mirra Andreeva: le due hanno ceduto ad Errani e Paolini). Dopo la separazione a ducembre del coach che l’aveva portata al top, Igor Andreev (passato ad allenare Ekaterina Alexandrova), Shnaider aveva lavorato con papà Maxim.
“Pur essendo giunto il tempo per questa nuova collaborazione, sono grata a mio padre per avermi aiutato come allenatore. I miei genitori e il mio fratellino sono i miei più grandi sostenitori al mondo e sono grata per il loro continuo supporto e amore”, ha scritto ancora la giovane russa, che la settimana prossima giocherà il suo primo torneo su terra rossa dell’anno, il “Porsche Tennis Grand Prix” di Stoccarda.
