Il ballo delle debuttanti: Noskova s'annuncia, Raducanu fa festa

Un anno dopo il trionfo al Roland Garros junior, Linda Noskova ha accarezzato per quasi due set l'exploit al suo debutto assoluto nel main draw di un torneo WTA. La 17enne, la più giovane in tabellone a Parigi, ha finito per cedere alla 19enne, ma già campionessa Slam, Emma Raducanu 6-7(4) 7-5 6-1.
La britannica non aveva mai giocato sul rosso prima di quest'anno. Ha vinto la prima partita in assoluto in Billie Jean King, proprio contro la Repubblica Ceca, ha perso la seconda poi ha registrato quattro successi su sette partite tra Stoccarda, Madrid e Roma. "Secondo me ha il potenziale per far bene, perché il suo movimento di piedi è preciso" ha detto alla WTA Pam Shriver, 20 Slam in doppio all'attivo insieme a Martina Navratilova, mettendo a confronto Raducanu con Naomi Osaka e la canadese Leylah Fernandez.
Noskova, numero 1035 del mondo all'inizio del 2021 e 185 questa settimana, non ha sentito particolarmente l'emozione del suo debutto in uno Slam, almeno nel primo set. Spinta anche dai due ITF da 60 mila dollari che ha vinto nell'ultimo anno, sulla terra a Prerov e sul duro al coperto a Croissy-Beauborg. Noskova ha mostrato un tennis completo e accelerazioni fluide, come già era emerso nei tre turni di qualificazione superati contro Anna Blinkova, Conny Perrin e Rebecca Sramkova.
"Ero lì un anno fa per la finale junior e mi è piaciuto come ha giocato - ha detto Jan Kodes, due volte vincitore del Roland Garros, alla testata ceca Sport -. Avremo un'altra ottima tennista in Repubblica Ceca"
Più giovane qualificata al Roland Garros dai tempi della "urlatrice" portoghese Michelle Larcher De Brito, allora sedicenne, nel 2009, Noskova prosegue il filone di talenti del tennis ceco che, per restare al femminile, include anche le sorelle Linda e Brenda Fruhvirtova, Dominika Salkova, Sara Bejlek e Nikola Bartunkova.
Formata al Doline club di Trojanovice, Noskova ha lavorato in passato con la madre di Martina Hingis, Melanie Molitorova (o Molitor, come viene conosciuto il cognome all'estero) che ha aiutato molto anche Belinda Bencic. E oggi si allena con un altro coach di prestigio, Tomas Krupa, ex allenatore di Tomas Berdych e Karolina Pliskova.
"E' ancora una giocatrice con alcuni alti e bassi, con qualche pausa: in fondo è ancora una tennista junior, eliminare questo aspetto sarà il lavoro più difficile" ha detto Krupa a Sport.cz qualche settimana fa. Qualche segno di questa inesperienza si è visto nel secondo set, sul 4-3 30-30, quando ha affrettato le scelte nei due punti che avrebbero potuto portarla avanti 5-3. In un set dominato da tensioni reciproche, la ceca ha salvato di personalità due set point, ma ha regalato il terzo con un diritto largo mezzo metro. Raducanu, che nei punti importanti rimane troppo dietro a palleggiare, non sfrutta l'occasione. Ma la quarta sì, e porta il match al terzo. Noskova, con quegli occhi verdi che ricordano la giovane Doris Day, cede alla distanza.
Raducanu resta così l'ultima qualificata ad aver sorpreso una delle prime 12 teste di serie in un major: il riferimento è alla sua vittoria su Belinda Bencic nel cammino trionfale allo US Open dell'anno scorso. Al prossimo turno incontrerà Aliaksandra Sasnovich che l'ha sconfitta l'anno scorso a Indian Wells.