Se avessero detto a Belinda Bencic che il suo 2025 sarebbe iniziato in questo modo, probabilmente, ci avrebbe messo anche più di una firma. Dopo il successo di qualche settimana fa al WTA 500 di Abu Dhabi, l’elvetica (n. 58 WTA) – rientrata in autunno dopo il periodo di gravidanza e di maternità – ha oggi strappato anche il pass per i quarti di finale del BNP Paribas Open (WTA 1000 – montepremi di 9,489,532 dollari) battendo la n. 3 al mondo Cori Gauff con il punteggio di 36 63 64.
Per lei, in gara con una wild card, si tratta della seconda vittoria su una Top-10 dal rientro: la prima era arrivata proprio ad Abu Dhabi contro Elena Rybakina. Dalla prima edizione del torneo, è la sesta wild card a raggiungere le ultime otto, e soltanto la seconda a battere un’avversaria tra le prime 5 del ranking. Curiosamente, la prima era stata la sua connazionale Martina Hingis, imponendosi su Lindsay Davenport nel 2006.
"Ringrazio il torneo per l'occasione che mi ha dato", ha detto a fine match. Ovviamente è per questi momenti che ti alleni e lavori duramente tutta la vita. Quindi è super bello giocare in questo tipo di atmosfera. Prima del match point avevo i brividi, la pelle d'oca. Ho semplicemente messo tutto questo in campo perché ero così nervosa. Ed è meraviglioso giocare davanti a voi".
"Mi dico sempre che ho già vinto nella vita, sai, ho una bellissima famiglia e tutto ciò che mi fa essere felice - ha poi detto riguardo alla maternità -. Certo, voglio ancora vivere queste partite e il mio sogno di giocare, anche se sicuramente la mia priorità è cambiata. È sempre una grande sfida quando Coco, c'è una ragione per cui è la numero 3 al mondo, è stata difficilissima fino agli ultimi istanti. Ho cercato di giocare meglio dopo il primo set, e l’ho fatto tatticamente, sopratt.
IL MATCH
L’avvio di match è abbastanza teso da parte di entrambe, e a testimoniarlo ci sono subito due break in rapida successione che rimettono tutto in equilibrio. La seconda di servizio offre grande occasioni alla giocatrice in risposta, con percentuali di realizzazione sotto il 30% per chi è alla battuta, con Gauff che si ferma al 21% e nel primo parziale commette anche cinque doppi falli.
Nonostante questo, però, il set gira a suo favore grazie al break nel sesto gioco, in cui Bencic sciupa anche una palla del 3-3. La n. 3 del tabellone, dal canto suo, conserva la battuta ai vantaggi per salire 5-2, e al momento di chiudere, dopo 51 minuti, non tentenna.
La svizzera commette meno gratuiti, ma fa anche meno vincenti e rimane spesso passiva. Una situazione di gioco che, sin dalla ripresa del gioco, appare decisa a modificare, alzando il ritmo dello scambio in particolar modo sulla diagonale di dritto. Una strategia che, esplorando quello che ancora oggi resta il punto debole della campionessa delle WTA Finals, si rivela redditizia per l’ex n. 4 al mondo. Il secondo set infatti vola via rapido dopo il suo 3-0 iniziale, senza che nessun game arrivi neppure ai vantaggi.
Il terzo set, per certi versi, è quello in cui entrambe si esprimono al meglio, con Gauff che cerca di resistere alla pressione da fondo campo dell’avversaria mantenendo ottime percentuali con la prima (80% in campo e 79% di punti vinti). È quasi sempre Bencic la prima a mettere i piedi in campo, anche se alcuni pesanti errori gratuiti le impediscono di raccogliere quanto prodotto.
Nel nono game, però, la collaborazione di una Gauff ancora spaesata e imprecisa pone sostanzialmente fine alla partita, aprendo sul sorriso smagliante sul suo volto. La statunitense cede la battuta da 40-0, con un ultimo gratuito di dritto in uscita dal servizio, e sul 5-4 non trova lo spunto per rientrare, chiudendo così per lei un altro torneo senza raggiungere i quarti di finale.