Italia-Svezia, il match point per i quarti: Berrettini tifoso speciale

Un punto per centrare i quarti. Una vittoria per andare a Malaga. Questa la missione per gli azzurri di capitan Filippo Volandri contro la Svezia di Mikael Ymer e Leo Borg nell'ultima partita del Gruppo A della fase a gironi di Coppa Davis.
La vittoria del Canada sul Cile, con cui i campioni in carica hanno blindato il primo posto nel girone a punteggio pieno anche senza il numero 1 Shapovalov di fatto a Bologna solo come tifoso d'eccezione, mette l'Italia in una posizione difficile da immaginare dopo lo 0-3 contro i canadesi nella prima giornata. Ovvero, con le finali a un passo e il proprio destino nelle mani, per continuare a inseguire il primo trionfo in Davis dal 1976.
In questo sabato alla Unipol Arena il Canada????sconfigge 2-1 il Cile????
Final 8 prenotate??#DavisCup | #tennis | @DavisCup pic.twitter.com/8XW95gn1Yr
Anche l'Italia avrà il suo tifoso d'eccezione. Come contro il Cile, in panchina è atteso nuovamente Matteo Berrettini, costretto a saltare l'inizio della stagione asiatica per le consegunze della caduta allo US Open, per spingere i compagni verso i quarti di finale.
Il regolamento ci fornisce anche indicazioni sui possibili avversari in vista del sorteggio della prossima settimana. La seconda del gruppo A, infatti, potrà essere abbinata contro la prima del gruppo B - dunque una tra Australia, Gran Bretagna e Francia che oggi si giocheranno il primato a Manchester -, o la prima del gruppo D, ovvero l'Olanda qualificata davanti alla Finlandia nel gruppo in cui a sorpresa sono caduti gli USA. A Malaga non ci saranno i padroni di casa della Spagna, caduta di fronte alla Repubblica Ceca e alla Serbia di Novak Djokovic.
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Coppa Davis, verso Italia-Svezia
Ieri vigilia di allenamenti in tarda mattinata su uno dei campi all'esterno della Unipol Arena, e riposo nel pomeriggio. Oggi il primo match point per i quarti potrebbe averlo Matteo Arnaldi. E' ipotizzabile che il sanremese venga confermato dopo l'ottimo debutto in singolare contro il Cile, come numero 2 contro Leo Borg, se non ci saranno cambiamenti nelle scelte del capitano svedese, peraltro improbabili visti i convocati, salvo problemi fisici dell'ultimo momento.
Volandri ha molte più opzioni del suo omologo scandinavo Hedberg, alla vigilia di questa classica della Coppa Davis, riedizione della finale del 1998 a Milano, quella del doloroso infortunio di Andrea Gaudenzi nel quinto set del primo singolare contro Magnus Norman (12-9 i precedenti per l'Italia nella manifestazione).
Contro Elias Ymer, numero 175, può essere confermato Lorenzo Sonego, ma non è esclusa, dopo il doppio impegno del torinese protagonista in singolare e doppio contro il Canada, una seconda chance in singolare per Musetti, sconfitto dal canadese Diallo nella prima giornata. Il carrarino ha battuto lo svedese nell'unico scontro diretto, quest'anno ad Amburgo, sulla terra rossa. Sonego ha vinto due dei tre precedenti scontri diretti, al Challenger di Brest del 2018 e a Barcellona nel 2022, sulla terra. Lo svedese ha vinto solo al Challenger di Orleans, sul duro indoor, nel 2018.
Musetti ha ottenuto il fondamentale punto del 3-0 contro il Canada in coppia con Sonego. Insieme i due hanno raggiunto quest'anno i quarti ad Adelaide, Stoccarda e al Masters 1000 di Cincinnati. "Vincere il doppio insieme a lui e in una partita così lottata è stata una soddisfazione che difficilmente si trova in una partita individuale - ha detto dopo la partita -. Nel tennis manca un poi l'idea di sport di squadra e secondo me la Davis rende questo sport ancora più speciale. Vincere con un amico e un fratello in campo, come per me è Lorenzo, è stata un'emozione unica".
Quanto si conoscono Musetti e Sonego?
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Sonego è praticamente rinato dopo la prima giornata, e ha fornito l'immagine simbolo della sfida contro il Cile, l'abbraccio commosso con il coach "Gipo" Arbino. Il giorno dopo la sconfitta con Galarneau, ha detto il coach a La Stampa, "è stato molto duro per entrambi. Lui sa bene che io accuso molto di più le sconfitte, lui per fortuna se le fa scivolare di più. L'ho rassicurato dicendogli che tennisticamente aveva giocato bene, che l'avversario si era dimostrato più forte e più fortunato. E che la sua tensione era più che giustificata".