Jannik Sinner si presenta all'inizio della stagione asiatica con 11.180 punti. Ha vinto sette titoli nelle ultime 52 settimane. ha conquistato due Slam, Australian Open e US Open nel 2024, come nessun italiano era mai riuscito a fare prima. Nel suo attuale bottino in classifica rientrano anche i trionfi nei Masters 1000 di Miami e Cincinnati di quest'anno, gli ATP 500 di Rotterdam e Halle del 2024, di Pechino e Vienna del 2023, e la finale delle Nitto ATP Finals persa alla Inalpi Arena contro Novak Djokovic dodici mesi fa.
Spinto da questi risultati, Sinner è diventato il quinto giocatore ad aver toccato quota 11 mila punti in classifica ATP (un bottino possibile dal 2009, quando è stato introdotto il sistema attuale di distribuzione dei punti). In questa particolare classifica, davanti a Jannik al momento ci sono solo i Fab Four.
Al quarto posto troviamo Andy Murray che ha chiuso il 2016 con 12.685 punti. E' l'anno della clamorosa rimonta su Novak Djokovic che a maggio, dopo la vittoria sullo scozzese in finale al Mutua Madrid Open, Djokovic aveva 9.025 punti di vantaggio su Murray. Andy però da quel momento ha vinto 65 partite su 70 e raggiunto 12 finali in 13 tornei. L'ultima, alle Nitto ATP Finals, è storica: non era mai successo prima, infatti, che l'ultima partita della stagione vedesse di fronte i due contendenti anche per il posto di numero 1 di fine anno. Ci riesce Murray, in due set, e diventa il il 17mo uomo a finire una stagione da numero 1 ATP dal 1973.
Staccatissimi gli altri tre, che occupano il podio. Al terzo posto c'è Rafa Nadal che, in termini di punti in classifica, ha toccato il punto più alto nell'arco delle sue 209 settimane da numero 1 il 20 aprile 2009. In quel momento era campione in carica al Roland Garros, a Wimbledon, all'Australian Open, in Canada, a Indian Wells, a Monte-Carlo, a Barcellona, ad Amburgo e al Queen's. E vantava 15.390 punti in classifica.
Prima di Nadal, Roger Federer è stato il primo a superare i 15 mila punti in classifica. Ci è riuscito il 20 novembre 2006, nel cuore del suo regno incontrastrato durato 237 settimane consecutive trascorse da numero 1 del mondo, dal 2 febbraio 2004 al 17 agosto 2008. Il suo bottino più alto, 15.903 punti, coincide con la conclusione di una stagione in cui ha vinto tre Slam (Australian Open, Wimbledon e US Open) e perso in finale al Roland Garros, ha conquistato quattro titoli Masters 1000 (Indian Wells, Miami, Canada e Madrid) e perso due finali sul rosso contro Nadal (Monte-Carlo e Roma), oltre alle Nitto ATP Finals.
In vetta c'è Novak Djokovic, unico ad aver superato i 16 mila punti. L'ha fatto proprio al culmine di quel 2016 da cui poi è iniziata la citata rimonta di Andy Murray. Nell'estate di quell'anno, Djokovic poteva conteggiare i punti dei trionfi a Wimbledon e allo US Open nella seconda metà del 2015, all'Australian Open e al Roland Garros nella prima metà del 2016. A questi 8 mila sommava altri 5 mila per i trionfi a Shanghai, Parigi-Bercy, Indian Wells, Miami e Madrid. E' la base per capire come sia arrivato, il 6 giugno 2016, ad accumulare 16.950 punti. Il bottino più alto che mai un singolo giocatore abbia raggiunto nel ranking ATP.