Kyrgios, doppio show con Tsitsipas alla Diriyah Tennis Cup: "Saltare la Davis una scelta facile"

Preferire un'esibizione in Arabia Saudita che mette in palio un milione di dollari per il vincitore alla Coppa Davis è stata "una decisione facile".
Parola di Nick Kyrgios, che al milione di dollari non può più arrivare ma si potrà comunque portare a casa un assegno a cinque zeri dopo la tre giorni in Arabia Saudita per la Diriyah Tennis Cup. Come Matteo Berrettini e gli altri sconfitti al primo turno, l'australiano entra in un tabellone di doppio di consolazione nella scoppiettante coppia con Stefanos Tsitsipas. Dopo le polemiche e gli attacchi anche personali a Wimbledon, lo spettacolo non mancherà di certo.
Kyrgios è tornato anche sulla decisione di non partecipare alla Coppa Davis nonostante lui e Kokkinakis abbiano invano tentato di convincerlo a prendere parte alle Finals di Malaga.
"A questo punto della mia carriera, so cosa è meglio per me - ha detto all'Australian Associated Press -. Preferisco viaggiare e giocare esibizioni dove mi danno assegni a sei cifre, e così trascorrere del tempo con la mia famiglia e la mia fidanzata, piuttosto che andare dove non mi pagano e non posso stare con la mia compagna".
Doubles with tsitsi tonight ??????????
— Nicholas Kyrgios (@NickKyrgios) December 9, 2022L'australiano non ha chiuso del tutto la porta a una futura partecipazione in Coppa Davis. Ma per tornare, si può intuire dalle sue dichiarazioni, molte cose devono cambiare. A partire dalla considerazione che sente di avere in patria.
"Per me non è facile cancellare tutto quello che di negativo viene detto su di me o sulla mia famiglia in Australia. E' strano, vogliono che giochi ma non fanno altro che criticarmi".
The schedule for Day 2?? is out! We are looking forward to some amazing singles and doubles matches ??#DiriyahTennisCup #DiriyahSeason #Aramco #DTC #SaudiArabia pic.twitter.com/FRgriNsVlp
— Diriyah Tennis Cup (@DiriyahCup) December 8, 2022Dopo la finale a Wimbledon, la sua prima in uno Slam, il rispetto nei suoi confronti è aumentato, ha spiegato all'AAP. "Ma non dimentico i primi sette anni di carriera. E' la prima volta che mi sono guadagnato un po' di rispetto, ma avrebbe dovuto esserci dall'inizio. Sono sempre stato uno dei migliori giocatori del mondo, e mi sono preso anche la mia quota di responsabilità per la nazionale. Se mi mostrano più calore e rispetto adesso non è colpa mia. E a questo punto non mi interessa. Vado avanti con la mia vita".