Dopo aver disputato al "Cincinnati Open" le qualificazioni in un appuntamento del tour per la prima volta dal 2018, l'ex numero uno del mondo Naomi Osaka, attualmente n.90 WTA, ha parlato apertamente del suo livello di gioco a quasi otto mesi dal rientro dalla maternità. La giapponese ha sconfitto la russa Blinkova nel primo turno delle "quali" prima di cedere 63 26 63 alla 20enne statunitense Ashlyn Krueger, n.65 del ranking, nel turno decisivo nonostante un vantaggio di 3-1 nel set decisivo.
La quattro volte campionessa Slam in stagione ha un bilancio di 18 vittorie e 15 sconfitte: è rientrata in top 100 a fine di luglio dopo essere rientrata nel tour a gennaio con una classifica oltre la 800esima posizione. Con un curriculum come il suo, Osaka ha ammesso di avere obiettivi ambiziosi nel secondo capitolo della sua carriera, ma la traiettoria per raggiungerli finora è stata tutt'altro che lineare.
"Il mio problema più grande attualmente non sono le sconfitte, ma il fatto che non mi sento nel mio corpo - ha scritto Naomi in una lettera/confessione su Instagram -. È una sensazione strana, sbagliare colpi che non dovrei sbagliare, colpire le palle più morbidamente di quanto ricordo che facessi prima. Cerco di dirmi: 'Va bene, stai andando alla grande. Cerca di superare questo momento e di continuare a spingere', ma mentalmente è davvero un'esperienza che mi sta prosciugando. Dentro di me mi sento urlare: 'Che diavolo sta succedendo?!?!'"
Osaka, che ha dato alla luce la figlia Shai lo scorso luglio, ammette di aver giocato solo una manciata di partite quest'anno in cui si è sentita se stessa, ma ha attribuito la sensazione di incertezza e di incoerenza tra una partita e l'altra all'essere ancora in una condizione "post-partum", un punto di vista candido che ha espresso più di una volta nel corso della stagione. "Questo mi spaventa perché gioco a tennis da quando avevo 3 anni, la racchetta dovrebbe essere come un'estensione della mia mano", ha scritto Osaka.
"Non capisco perché tutto debba sembrare di nuovo quasi nuovo. Dovrebbe essere semplice come respirare per me, ma non lo è e sinceramente non mi sono resa conto di questo fatto fino a poco fa".
Nonostante gli alti e bassi, però, Osaka mantiene le cose in prospettiva e conclude il suo post con una nota di ottimismo in vista degli US Open, un torneo che ha vinto due volte.
"In questo periodo mi sono chiesta cosa voglio da questa esperienza e ho capito una cosa - ha scritto -. "Amo il percorso (anche se il percorso a volte non ama me, haha), lavorare ogni giorno e alla fine avere l'opportunità di arrivare dove si vuole".
"So che la vita non è garantita, quindi voglio fare il meglio che posso con il tempo che ho a disposizione: voglio insegnare a mia figlia che può ottenere tante cose con il duro lavoro e la perseveranza. Voglio che punti alle stelle e che non pensi mai che i suoi sogni siano troppo grandi".
"Niente nella vita è garantito, ma ho capito che posso promettere a me stessa di lavorare il più duramente possibile e di dare il meglio di me fino all'ultimo".
