"Giocare e battere Djokovic è un sogno che si avvera. Ero felice solo di poterlo affrontare, lui è sempre stato il mio idolo ma non ci avevo mai giocato; ci eravamo solo allenati una volta. Poter scendere in campo contro di lui in uno stadio come il Manolo Santana era già una vittoria per me. Batterlo, poi, è incredibile, anche se Djokovic non è al meglio adesso". Sorride come i ragazzi fortunati a cui hanno regalato un sogno, Matteo Arnaldi, che ha battuto in due set Novak Djokovic e raggiunto il terzo turno a Madrid.
All'inizio del match, ha ammesso, "ho provato solo a non farmela sotto. Era la prima volta che entravo in questo stadio, dove non mi ero mai nemmeno allenato. Ho provato ad allungare gli scambi, a farlo sbagliare un po', poi la tensione si è sciolta".
Ed è arrivata la seconda vittoria in carriera contro un Top 10, dopo quella ottenuta sempre a Madrid, contro Casper Ruud due anni fa. Questa è davvero la sua Caja Magica, la sua Scatola Magica.