La grandeur di Francia si riaccende per il piccolo Gaston. Ma il futuro?

Imbottiti di 6 wild card, preoccupati dal ritiro dei “nuovi Moschettieri”, i francesi temono molto per il futuro. Il prossimo, in questi giorni al Roland Garros con 15 giocatori al via ma scarsissime chances e, soprattutto, quello che seguirà. Perché non vedono giocatori di casa nella classifica mondiale fino al 22 del mondo, l’infortunato Gael Monfils (anni 35) e all’orizzonte non intravedono prospetti di prima qualità che luccichino come la miniera d’oro del loro Slam. Che è sempre più ricco e bello, sempre più perfezionato in ogni dettaglio nella capitale mondiale delle presentazioni ideali.
TSONGA RINGRAZIA
Se non ci fosse stato l’invito degli organizzatori, Jo-Wilfred Tsonga - ex 5 ATP nel 2012 - non sarebbe entrato in tabellone e non avrebbe potuto salutare di persona il pubblico del Philippe Chatrier, sia pur sconfitto all’esordio contro Casper Ruud.
Come lui hanno avuto un aiutino dall’organizzazione l’altro veterano, il 38enne Gilles Simon, anche lui all’addio quest’anno (opposto in un primo set al solido Carreno Busta), e il 28enne Lucas Pouille (sceso al numero 162) che sembrava proprio l’erede di quel gruppo ma ha deluso le aspettative anche dei super-sponsor Yannick Noah ed Aumelie Mauresmo. Gli hanno fatto compagnia con l’”up grading” deciso a tavolino dalla Federazione francese Grégoire Barrere (n. 210), Manuel Guinard (146) e Corentin Moutet (139).
SOGNO GASQUET
Si sono guadagnati invece di diritto la presenza nella griglia fra i 128 partenti Quentin Halys (84), subito eliminato da John Isner sia pur in 4 set e 3 tie-break, e il vecchio Richard Gasquet dal rovescio a una mano al bacio che all’esordio ha spazzato via il sudafricano Lloyd Harris, proponendosi allo scontro generazionale con Sebastian Korda: 35 anni contro 21, numero 70 (7 nel 2007) contro 30 del mondo. Per Richard un’altra occasione di riscatto lui che era partito da bambino come il grande rivale dia Nadal, ma non ha mai concretizzato le massime aspettative nei grandi tornei, A cominciare proprio dal Roland Garros.
PIU’ GASTON DI HUMBERT?
Parliamo dei giovani. A Parigi ha vinto il primo match il 23enne Moutet, ma contro i resti di Stan Wawrinka, per sfidare poi il 13 volte re di Parigi, Rafa Nadal. Ha deluso ancora una volta l’elegante 23enne mancino Ugo Humbert, 46 della classifica, che si è spento contro Ruusvuori, quand’era avanti due set a uno. Mentre il coetaneo Geoffrey Blancaneaux (191), dopo aver superato le qualificazioni, s’è trovato di fronte all’esordio un ostacolo improbo come Fucsovics. Così come il 25enne Benjamin Bonzi (n. 52) ha incrociato Frances Tiafoe in giornata sì.
L’aria del torneo fa bene invece al 21enne Hugo Gaston (n. 74) che due anni fa accese il pubblico battendo in 5 set Wawrinka e, agli ottavi contro il 3 del mondo, Thiem, si arrese solo al quinto set con 40 punti su 58 smorzate. Stavolta il genietto di casa è resuscitato dopo lo 0-6 del quarto set e dal 0-3 al quinto contro il Leon d’Australia, Alex De Minaur, per poi imporsi al tie-break finale facendo impazzire la gente di Parigi. Al secondo turno ha una bella occasione contro il lucky loser argentino Pedro Cachin.
Ma è difficile pensare che il futuro del tennis francese dalle grandissime aspirazioni si possa poggiare sulle spalle del piccolo Gaston.
QUANTE DELUSIONI!
Lo stuzzicante mancino Adriano Mannarino (33 anni, 69 del mondo) ha trovato un brutto esordio contro il solido Delbonis e si è arreso in tre set. Così come il coetaneo, il talento sprecato Benoit Paire (n. 78) che si è sciolto alla distanza contro il solido Ivashka e il 26enne Guinard (146) che non ha potuto sovvertire il pronostico contro Norrie. Mentre il coetaneo Arthur Rinderknech (n. 68) si è arreso contro Bublik, abbordabile sulla terra rossa. Non vale tantissimo il successo di primo turno di Gregoire Barrere (28enne numero 210) contro Taro Daniel (115), che sicuramente però non è un giocatore da terra. Sconfitto anche Pouille contro Zdenek Kolar, 25enne ceco promosso dalle qualificazioni, da 134 ATP.
In defnitiva, il tennis francese non può sorridere: in totale, su 15 francesi al via al Roland Garros, 9 sono stati eliminati d’acchito e le belle notizie non sono poi fantastiche.