Lorenzo si sblocca: sarà rivincita con Opelka

Dopo un set di assestamento, di incertezze da cancellare e leggerezza da ritrovare, Lorenzo Musetti riscopre il gusto di giocare. Così, in un'elegante polo rossa dal taglio vintage e con i risvolti blu, torna a vincere dopo un periodo non certo facile, in campo e fuori. Il carrarino ha interrotto una serie di sei sconfitte di fila battendo in rimonta Emilio Nava, numero 382 del mondo e ancora senza un successo in carriera nel circuito maggiore, 67(5) 64 61 63.
A Nava è associato uno dei primi grandi ricordi di Musetti, il trionfo all'Australian Open junior 2019. L'aveva sconfitto in finale, prima di ricevere il trofeo da Ivan Lendl e iniziare a viaggiare voli di fantasia verso nuovi e più vasti orizzonti.
Lo statunitense, che in quella finale arrivò a un punto dal titolo, ha provato a reggere con le sue armi: servizio, diritto e un buon gioco di volo. Musetti ha iniziato contratto, si è rifugiato in una posizione più arretrata, di attesa, e si è costretto a dare più curva alla palla per rimanere nello scambio.
Ha messo Nava nelle condizioni di sfruttare i suoi punti di forza, prendere subito un break di vantaggio (4-1) non difeso, e completare comunque il parziale al tiebreak. Musetti, lento con i piedi e poco propositivo (3 vincenti a 20), dal secondo set si è messo alle spalle i dubbi.
Ha giocato semplice, che è sempre piuttosto difficile soprattutto quando le certezze lasciano il posto al pessimismo. Ha guadagnato metri in campo e scioltezza di movimenti, ha ridotto gli errori e ristabilito un'evidente differenza di valore tecnico e di esperienza. Nava, costretto a quel punto a strafare per restare in partita, ha accumulato 55 gratuiti contro i 18 dell'azzurro che ha messo in campo il 64% di prime al servizio e ne ha ricavato il 78% di punti.
Numeri incoraggianti per il teenager che dal Roland Garros, in cui ha raggiunto i primi ottavi Slam in carriera e per due set ha dipinto un tennis stellare contro Novak Djokovic, ha giocato appena cinque partite.
Prima lo spostamento dell'esame di maturità l'ha costretto a partire per Wimbledon senza aver giocato tornei di preparazione sull'erba, poi è andato a Tokyo in extremis per le Olimpiadi che occupano tre settimane di preparazione, poi a Toronto è stato escluso per la violazione della bolla sanitaria perché era uscito dall'hotel per andare a prendere da mangiare.
Musetti, che vive le emozioni con grande intensità, si è trovato spaesato, senza più il controllo della situazione. Per uno come lui abituato a vivere intensamente le emozioni, a portare il cuore sulle maniche come direbbero gli inglesi e come dimostra il tatuaggio con il grafico di un elettrocardiogramma che gira sul bicipite intorno a una racchetta da tennis, gli effetti si vedono anche di più.
La reazione emotiva c'è stata, il divertimento anche in allenamento si è rivisto. Al secondo turno serviranno tempo e pazienza, perché di fronte ci sarà Reilly Opelka, il Top 50 più alto del circuito che dall'alto dei suoi 211 centimetri l'ha sconfitto agli Internazionali BNL d'Italia.
A Roma l'ha fermato solo Rafa Nadal in semifinale, un monito per tutti quelli che ancora pensano sia un giocatore capace solo di servire forte.
Il gigante USA se la ricorda quella partita. “Per lui era la prima volta contro un giocatore come me e ha avuto problemi - ha detto -. Questa volta penso gestirà meglio la partita anche perché è davvero bravo. Mi aspetto un match di alto livello contro un grande giocatore".