"Non sento alcun piacere in campo". Daniil Medvedev trasmette una delusione profonda che non si spiega solo con la sconfitta contro Taylor Fritz all'esordio alle Nitto ATP Finals.
"Ormai tutti riescono a far partita con me, ad allungare gli scambi - ha detto parlando delle palline -. Ogni match è una lotta, ogni allenamento è una lotta, la tattica conta meno". Ora, ha ammesso, "sono stanco di lottare contro qualcosa che non dipende da me".
In ogni caso, ha detto, "sento di poter battere ancora tanti giocatori. Avrei potuto vincere anche oggi, se fossi stato maggiormente in forma, o se fossi stato più fortunato o ancora se non avessi commesso tre doppi falli di fila".
E' certamente il servizio di Medvedev, eccessivamente vulnerabile con la seconda, il fattore che ha sbilanciato la partita è l'eccessiva vulnerabilità di Medvedev con il servizio. Al di là della velocità del campo, che ha definito "più lento dell'anno scorso ma comunque mediamente rapido", la sua seconda ha messo in palla Fritz, che ha rispedito risposte fulminanti anche 120 km/h e oltre.
Dominant from @Taylor_Fritz97 ??
A great Serve #ShotQuality was ?? against one of the top returners on tour.
Whilst his Return performance was also very impressive, especially on 2nd Serve, returning at 81mph ??#ShotQuality is calculated in real-time by analysing each… pic.twitter.com/L5GNpp8pnn
Curiosamente, di fatto nessuno dei due giocatori ha fatto ricorso la prima al corpo (se ne è vista solo una, in tutta la partita. Ma la similitudine di schemi non si è tradotto in similitudine di resa. Medvedev, infatti, ha vinto solo sei punti su 22 quando ha servito la seconda, e 6 su 39 quando Fritz ha messo in campo la prima.
Non a caso, Medvedev ha vinto 29 punti contro i 46 di Fritz negli scambi brevi, durati meno di quattro colpi. Un divario maturato in particolar modo nel primo set nel quale Fritz ha fatto il punto in 25 di questi 35 scambi, e Medvedev ha commesso 13 gratuiti in più.
Il moscovita affronterà nella seconda giornata il perdente tra Jannik Sinner e Alex De Minaur, ma si è proiettato già verso il futuro e il lavoro in vista della prossima stagione. "Mi sento in forte svantaggio, ma devo trovare il modo di far qualcosa - ha concluso, rispondendo a una domanda sul suo malcontento a proposito delle palline -. Al momento non sono riuscito a trovare il modo giusto per superare il problema. Vado in campo e so cosa vorrei fare, come vorrei giocare. Ma ormai devo colpire ogni palla forte, sempre, è tutto ridotto a lottare e servire bene".