La quinta sfida in carriera tra Lorenzo Sonego (n.51) e Andrey Rublev (n.9) ha ricalcato il copione dei quattro precedenti risolvendosi anch'essa in una lotta a viso aperto in cui l'italiano ha confermato di trovare nel russo un rivale con cui duellare alla pari, senza subirne lo status e riuscire per di più ad alzare il livello del suo gioco nei momenti clou. Dopo le ultime due vittorie ottenute da Sonego, stavolta è stato Rublev ad imporsi in due set col punteggio di 76(3) 75 dopo quasi due ore di gioco.
Consapevoli di avere giochi in grado di annullarsi, i due fin dalle prime battute hanno provato a forzare la mano costruendo nei primi tre game altrettante chance di break risoltesi con un nulla di fatto. E così son dovuti trascorrere altri quattro game prima di rivederne altre, questa volta tutte appannaggio dell'italiano, issatosi sullo 0-40 ma frustrato da due bei servizi del russo e da una sua combinazione conclusasi con una bella volè a rete. Ha servito bene, Sonego, con percentuali superiori a quelle del n.9 del mondo, ma nel tie-break a far la differenza sono stati i dettagli, i centimetri e le scelte.
Memori della lezione appresa dal primo set, nel secondo sia l'azzurro che il neo qualificato alle Nitto ATP Finals di Torino, hanno insistito nel mettere in atto i rispettivi piani di gioco, e il parziale è filato via senza alcuna chance di break, scandito da turni di battuta tenuti agevolmente e quasi mai messi in discussione. E se un appunto lo si vuol trovare in quanto messo in campo dall'allievo di Fabio Colangelo, è la poca intraprendenza nel gioco in risposta, a fronte di una prima che Rublev è riuscito a mettere in campo nel 50% dei casi e una seconda che ciononostante ha fruttato lui 11 punti su 15. Puntuale, il diavolo si è affacciato nella coda del match consentendo a Rublev di costruirsi ben tre chance per archiviarlo. Annullate le prime due, sulla terza il nastro ha dato il suo contributo decisivo ponendo la parola fine a un match in cui Sonego non ha affatto sfigurato e da cui ripartire in vista del suo 2025.