Mirra Andreeva, esordio contro la sorella Erika a Stoccarda: "Spero sarà un bel match"

Mirra Andreeva non avrà un esordio come gli altri al Porsche Open Gran Prix, il WTA 500 di Stoccarda, trasmesso questa settimana in diretta e in chiaro, gratis e per tutti, su SuperTennis. Visto il forfait della sua avversaria designata dal sorteggio, l'ucraina Marta Kostyuk finalista l'anno scorso, la numero 7 del mondo giocherà contro l'unica lucky loser che avrebbe preferito non incontrare: la sorella maggiore Erika, numero 97 nel ranking WTA.
"Lo affronteremo in modo professionale, perché non abbiamo altra scelta. Scenderemo in campo e giocheremo come fosse una partita qualsiasi. Ci affronteremo, e se accadrà, probabilmente sarà un match molto bello e divertente" ha detto in conferenza stampa commentando la possibilità, quando ancora non erano stati inseriti nel main draw i nomi delle qualificate e delle lucky loser.
Le sorelle Andreeva si incontreranno per la seconda volta. L'anno scorso a Wuhan ha vinto a sorpresa Erika 63 61. Le incognite in un torneo particolare come Stoccarda, giocato sulla terra battuta al coperto e con un tabellone tradizionalmente di grande prestigio, non mancano.
"Quella che ho trovato qui non certo è la terra battuta a cui sono abituata. Ho passato alcuni giorni ad allenarmi per prendere confidenza con la superficie. Ma ora posso dire che mi sento davvero a mio agio a giocare qui" ha detto Andreeva, che si è piacevolmente distratta ad ammirare le auto sportive che fanno bella mostra di sé agli angoli del campo. Non sono soltanto abbellimenti preziosi, però: una di quelle fuoriserie ogni anno viene consegnata insieme all'assegno alla vincitrice del titolo. "Ho già pensato a quali auto mi piacerebbe avere - ha ammesso Mirra con un sorriso - anche se non ho ancora la patente".
Nel circuito, però, ha affrontato ogni curva con piglio da pilota e velocità da fuoriclasse. "Ogni volta che gioco una partita, che partecipo a un torneo, cerco solo di scendere in campo e godermi ogni momento. Penso a divertirmi ma allo stesso tempo a prendere l'impegno sul serio. Ultimamente ho trovato quell’equilibrio per non abbattermi troppo in campo, ho imparato a lasciar correre e prendere le cose con più leggerezza. Credo che questo mi abbia molto aiutato".