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Murray nel team di Djokovic all'Asutralian Open 2025

di SuperTennis   
Murray nel team di Djokovic all'Asutralian Open 2025

All'Australian Open, Andy Murray e Novak Djokovic saranno dalla stessa parte della rete. Lo scozzese, che si è ritirato lo scorso agosto, lavorerà infatti con il team del serbo già a partire dalla pre-season, e proseguirà dopo il primo Slam della stagione. Sarà curioso vedere insieme i due amici rivali, quattro volte avversari in finale all'Australian Open, sempre vinte da Djokovic.

Da giocatori si sono affrontati 36 volte, 25-11 il bilancio in favore di Nole, e solo tre di questi scontri sono avvenuti al di fuori dei grandi tornei (Slam, Masters 1000, Nitto ATP Finals e Olimpiadi).  Il momento più alto è senza dubbio la finale delle Nitto ATP Finals 2016: per la prima volta, l'ultima partita dell'anno serve anche a decidere chi sarà il numero 1 del mondo di fine stagione. Sarà Murray.

Il rapporto fra i due è cambiato negli anni, ma il rispetto è rimasto intatto. La paternità li ha uniti lteriormente. "Quando io e Novak parliamo, non chiacchieriamo di tennis, di classifiche o delle partite che abbiamo giocato - ha detto Murray nel 2016 -. Parliamo delle nostre famiglie, dei figli, di cose così".


He never liked retirement anyway. ?? pic.twitter.com/Ga4UlV2kQW

— Novak Djokovic (@DjokerNole) November 23, 2024

Si sono incontrati la prima volta al torneo Les Petits As, considerato una sorta campionato del mondo per gli under 10, 12 e 14. Lo scozzese, allora un ragazzino pallido e con folti capelli ricci, vinse 6-1 6-0. Sembra scontroso, Murray, ma fuori dal campo è già molto simpatico.

Da junior, otterrà risultati migliori di Nole. Vince lo Us Open e arriva al numero 2 nel ranking ITF, mentre Djokovic si ferma al massimo al 34 e al titolo europeo under 14. Anche perché comincia prima a giocare e vincere Futures e Challenger. 

Il serbo ha voglia di bruciare le tappe e le qualità precoci per riuscirci. È il primo a disputare uno Slam, si qualifica all’Australian Open 2005 battendo Wawrinka nell’ultimo turno, entra nella top 100 tre mesi prima dell’amico e in top-10 a marzo 2007 un mese prima di Murray. 

Andy è il primo dei due a vincere un titolo ATP, Djokovic il più precoce dei due a conquistare un Masters 1000 (marzo 2007) e uno Slam.

Si sono affrontati per la prima volta nel circuito ATP nel 2006, proprio a Madrid. Murray, nonostante un vantaggio di un set e di un break, si fa rimontare. Djokovic vince 1-6 7-5 6-3, osservato in tribuna anche da David Beckham, allora stella del Real Madrid.

La prima sfida con un titolo in palio risale al Western & Southern Open, il Masters 1000 di Cincinnati, del 2008. Djokovic, campione in carica dell'Australian Open, aveva eliminato Rafa Nadal in semifinale. Murray, però, alla prima finale in un 1000, in due tiebreak conquistò il primo grande torneo della sua carriera.


“Andy è sempre stato un giocatore di grande talento” diceva Djokovic nel 2011, prima di batterlo nella prima finale Slam della loro rivalità, in Australia. “Ha sempre avuto molta fiducia in se stesso indipendentemente dall’avversario. A volte, ancora adesso, ceniamo insieme, parliamo delle nostre partite e a volte dei nostri prossimi avversari”. Dopo quella partita, anche se certo le costa fatica, Judy Murray è tra i primi a congratularsi con Nole.

È difficile, però, rimanere amici, quando si insegue uno stesso sogno di gloria. Tutti vogliono essere l’uomo al comando, ma l’uomo al comando è un uomo solo. Il serbo ha voluto lo scozzese come suo testimone di nozze. Murray, invece, quando si è sposato nell'aprile del 2015, ha cancellato dalla lista degli invitati alla cattedrale di Dunblane i nomi di Djokovic, Federer, Nadal e di molti vip, compreso l'ex allenatore scozzese del Manchester United Sir Alex Ferguson. 

“Il nostro rapporto è cambiato” diceva Djokovic dopo la finale di Melbourne del 2015, “anche se non in peggio. Certo, adesso non possiamo più vederci a cena insieme e parlare di dettagli intimi se magari il giorno dopo dobbiamo scendere in campo e lottare per lo stesso grande trofeo. Una relazione così stretta non è più possibile ma in fondo siamo esseri umani e questo aspetto viene prima dello sport”.  Da oggi il rapporto cambierà ancora. Una delle menti più brillanti nella comprensione del gioco sarà accanto al campione che ha elevato l'esecuzione tecnica a livelli di perfezione difficilmente raggiungibili: la combinazione sarà na delle grandi storie del 2025. 

di SuperTennis   
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