Non pronuncia la parola addio. Saluta il pubblico del Roland Garros con la segreta speranza che non sia l'ultima. Rafa Nadal commuove i tifosi dopo la sconfitta al primo turno del Roland Garros contro Alexander Zverev. Si emoziona anche il tedesco, che due anni fa contro Nadal aveva concluso la semifinale uscendo dal campo in sedia a rotelle dopo una caduta che gli aveva provocato la rottura di diversi tendini della caviglia. "Grazie Rafa a nome di tutto il mondo del tennis. Ho guardato Nadal quando ero piccolo, è un grande onore averlo affrontato due volte qui. Oggi non è il mio momento, perciò non parlerò molto" ha detto Zverev a caldo.
ZVEREV-NADAL, IL FILM DELLA PARTITA
Il tedesco lascia spazio a Rafa, accolto da una commovente ovazione. "Grazie a tutti voi, siete incredibili. E' difficile parlare per me, non so se questa è l'ultima volta che mi trovo davanti a tutti voi. Se fosse l'ultima, me la sono goduta. Le sensazioni che ho provato oggi sono difficili da esprimere a parole, qui è speciale sentire l'affetto del pubblico dove mi sono sentito amato di più" ha detto.
We love you too Rafa, and we hope to see you again next year 🧡#RolandGarros pic.twitter.com/7hX4Gw46WE
— Roland-Garros (@rolandgarros) May 27, 2024
"Devo fare i complimenti a Sascha per la vittoria a Roma e la grande partita che ha giocato. In bocca al lupo per il resto della stagione. L'infortunio del 2022 è stato un momento molto duro per te, meriti il meglio - ha detto -. Io ho passato due anni molto difficili, ho affrontato tutto per essere qui di nuovo. Il primo turno non è stato ideale. Sono stato competitivo, ho avuto le mie chances ma non è bastato contro un grande giocatore come rafa. C'è una grande percentuale che questa sia la mia ultima partita al Roland Garros, ma non dirò che è sicuro al 100% perché il mio corpo sta meglio di due mesi fa. Forse fra due mesi dirò che non ce la faccio più, ma mi motiva pensare di poter tornare su questo campo per l'Olimpiade. La quantità di emozioni che ho provato su questo campo è incredibile, non ho mai pensato che sarei stato qui a 28 anni, anzi 38, mi piacerebbe fossero 28, ancora qui. E' stato un viaggio bellissimo, ogni anno è stato diverso ma sono stati tutti speciali. Sono venuto qui con il sostegno della mia famiglia, del mio team, dei miei amici, tutte persone che mi hanno aiutato in tanti momenti difficili della mia vita e non li ringrazierò mai abbastanza. Grazie a tutti voi tifosi, spero con tutto il cuore di rivedervi ancora".