Napoli tennis cup, urla continue dagli spalti: Berrettini perde la pazienza e fracassa la racchetta
Il tennista, fratello minore di Matteo, perde contro Giovanni Fonio probabilmente a causa del chiasso intavolato sulle tribune. Il precedente che getta un'ombra su questo sport
Jacopo Berrettini, fratello di Matteo e numero 315 nel mondo, non si è qualificato al torneo Napoli tennis Cup probabilmente anche a causa del troppo rumore dalle tribune. Non è la prima volta che succede e un'ombra su questo tipo di tifo cala in uno degli sport più amati per la facilità con cui si possono condizionare i tornei.
Il culmine si è registrato quando al 5-3 al tie-break del terzo set, il tennista, in campo contro Giovanni Fonio, ha sbagliato un diritto perché disturbato da un urlo arrivato dagli spalti. Uno dei tanti. Il giovane si è anche lamentato con l'arbitro senza però sortire effetto. Poi l'errore fatale, un altro colpo sul 6-7. A quel punto la pazienza è scomparsa e l'atleta ha reagito con rabbia scaraventando la racchetta a terra riducendola in pezzi. Gli sguardi di disappunto verso le tribune non sono servite a placare la tifoseria poco rispettosa che, anzi, si è sentita incoraggiata a continuare in un'escalation che ha visto l'uso di parole poco consone urlate ai danni del povero Berrettini.
L'ombra delle scommesse sul tennis
La partita è finita così ma non è un caso isolato. Già lo scorso anno, ricorda il Corriere della sera, la tifoseria aveva preso di mira un tennista di Torre del greco, Raul Brancaccio. La sua testimonianza spiega quanto potrebbe essere accaduto. "Più facevo punti più dalle tribune mi urlavano offese irripetibili, erano scommettitori che avevano puntato sul mio avversario", ha detto l'atleta.
