Prima l'Olanda, poi l'Italia. Nel lunedì pomeriggio al 'Martin Carpena' di Malaga si allenano, sul campo principale del palasport iberico, le due squadre che saranno di fronte nella giornata di giovedì (a partire dalle ore 10), nel quarto di finale più atteso per i nostri colori. Agli ordini del capitano 'dutch' Paul Haarhuis ci sono Botic van de Zandschulp e Tallon Griekspoor, con quest'ultimo – numero 1 della squadra – particolarmente nervoso per non riuscire a trovare il ritmo.
Scherzando (ma non troppo), l'esasperato Tallon a un certo punto comincia a buttare qualsiasi cosa in tribuna: la sua racchetta, un cartellone pubblicitario, una sedia dei giudici di linea. Il team orange si fa quattro risate, il diretto interessato pure, ma con un nervosismo evidente che emerge dagli scambi col compagno.
Poi tocca agli azzurri. I quali, prima di cominciare, vengono invitati a fare un gioco a beneficio dei social: stando a metà campo, devono colpire una pallina posta all'incrocio delle righe del servizio. Ci proveranno a turno Simone Bolelli, Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti e Matteo Arnaldi, poi pure Gipo Arbino. Che andrà a sfiorare il bersaglio.
Bene, si comincia. Sono le 17.40 e Insieme al ct Filippo Volandri c'è Umberto Rianna: con loro, i primi a scendere in campo sono Lorenzo Sonego e Simone Bolelli, con il bolognese che è l'unico rimasto nel team ad avere un precedente con l'Olanda: era il 2010, si giocava a Zoetermeer e Simone – insieme a Potito Starace – chiuse i conti già dopo il doppio (allora si giocavano cinque incontri in tre giorni) contro Thiemo De Bakker e Robin Haase. I quali non sono più da tempo i migliori del loro Paese ma giocano ancora: il primo nel circuito Itf, il secondo nel Campionato italiano di Serie A1 (è in semifinale col Tc Crema).
Si scambia subito a discreta velocità, con le attenzioni dei tecnici (incluso coach Gipo Arbino) che si concentrano in modo particolare su Sonego, che cresce col passare del tempo. Si prova un po' di tutto, incluso qualche punto. Poi, alle 19.15, tocca a Matteo Arnaldi e Lorenzo Musetti. Il toscano comincia subito con qualche giochino per scaldare la mano (palle corte a tornare indietro). Mentre Arnaldi ha al suo fianco anche coach Petrone che lo marca stretto per correggerlo quando serve.
L'atmosfera è rilassata, come è normale che sia nel secondo giorno di lavoro, quando ci sono altre due giornate piene prima dell'esordio contro l'Olanda. Si lavora ma c'è spazio anche per qualche risata. Si conferma, ma ormai non è più una notizia, il bel clima che si crea ogni volta che questo gruppo si ritrova. In attesa che arrivi pure Jannik Sinner, a portare la sua energia ai compagni dopo la straordinaria settimana di Torino.