Roland Garros, la top 10 del primo turno (con tanta Italia)

La top 10 del primo turno al Roland Garros 2023 prevede tanta Italia, tra gli uomini e tra le donne. Vediamo perché questi incontri (5 maschili e 5 femminili) saranno da tenere d'occhio in modo particolare.
ATP
NAKASHIMA VS SHAPOVALOV
Nessuno dei due è al massimo del proprio splendore. E per quanto riguarda Denis Shapovalov, è ormai lecito chiedersi se il suo tempo migliore sia già alle spalle, vista la manciata di partite vinte nel 2023. Nakashima, invece, a Lione è tornato a vincere qualche match dopo un inizio disastroso su terra. Ma allora perché è un match da vedere? Perché c'è tanto, tanto talento, e perché Parigi per entrambi potrebbe essere un tentativo di rinascita.
PAIRE VS NORRIE
A proposito di rinascite. Benoit Paire le sta provando tutte, per convincerci che non è un ex giocatore. E un palcoscenico prestigioso, unito a un avversario di valore, potrebbe valere la versione migliore del bizzarro talento francese, sempre sul punto di cadere definitivamente ma ancora non totalmente sazio di tennis.
FOGNINI VS AUGER-ALIASSIME
Per Fabio potrebbe apparire un sorteggio sfortunato, ma Felix Auger-Aliassime arriva al Roland Garros con tanti dubbi, evidenti anche dal ritiro nei quarti di Lione. L'azzurro, per contro, a Roma ha incantato, e se c'è un torneo che può dargli motivazioni questo è proprio il Roland Garros. Partita (ammesso che venga confermata e che Felix non dia forfait) tutta da gustare.
SHELTON VS SONEGO
Energia allo stato puro, da una parte e dall'altra. Ben Shelton è tra gli emergenti più interessanti del tennis americano, ma Lorenzo Sonego non si fa spaventare da nessuno, tantomeno da personaggi che hanno doti simili alle sue. Per di più, lo statunitense deve ancora conoscere i segreti del rosso, e proprio di questa inesperienza potrebbe far tesoro il torinese per andare avanti.
THIEM VS CACHIN
L'attenzione in questo caso è tutto su Dominic Thiem, che dal suo rientro non è ancora riuscito ad avvicinarsi (nemmeno lontanamente) ai livello pre-infortunio. Per questo, il match contro il solido argentino Cachin rappresenta un testa importante per l'austriaco, a caccia di un exploit che lo possa rilanciare.
WTA
AZARENKA VS ANDREESCU
Due vincitrici di Slam al loro primo incontro ufficiale. Del resto, Vika e Bianca fanno parte di due generazioni lontane, unite dalla volontà della bielorussa di continuare una carriera che le sta regalando comunque soddisfazioni importanti, anche a 33 anni. Per una che è stata al numero 1, essere 18 del mondo non sarà particolarmente emozionante, ma significa che è sempre tra le possibili protagoniste.
KVITOVA VS COCCIARETTO
Tra Madrid e Roma, Elisabetta Cocciaretto ha confermato una volta di più di essere una giocatrice su cui l'Italia può puntare per il futuro. Ma la sfida contro Petra Kvitova, a Parigi, sarà comunque tutt'altro che semplice. Se è vero che la terra non aiuta la 33enne ceca, è altrettanto vero che la primavera americana l'aveva riportata agli antichi splendori, con il titolo di Miami a fare bella mostra. Match clou del primo turno, non solo per noi.
CORNET VS GIORGI
Due caratteri opposti, due ragazze dal tennis aggressivo. Per una sfida che è ormai un classico, giunto all'ottava edizione. Due dei primi tre scontri diretti li ha vinti la francese, gli ultimi quattro la marchigiana, che è sempre alla ricerca del grande exploit in un grande torneo. Fin qui, il miglior risultato Slam di Camila sono i quarti a Wimbledon nel 2018, mentre a Parigi ci sono da difendere gli ottavi dello scorso anno.
PLISKOVA VS STEPHENS
Karolina Pliskova è stata numero 1 del mondo senza mai vincere uno Slam. Sloane Stephens è stata numero 3 ma ha vinto gli Us Open (nel 2017), arrivando poi anche in finale a Parigi. Tempi lontani, anche se il fascino della sfida resta. I precedenti sono 4-1 per l'americana, che sembra in timida ripresa ma parte comunque sfavorita.
SABALENKA VS KOSTYUK
Marta Kostyuk, ucraina, è tra le giocatrici maggiormente schierate contro le colleghe russe e contro un sistema che permette loro di giocare nonostante la guerra in corso. Aryna Sabalenka non è russa ma è bielorussa, e in questo momento la distinzione è decisamente marginale. Aggiungiamo che Aryna è fra le favorite per il titolo, mentre Marta è fra le emergenti: il match, di conseguenza, ha anche motivazioni tecniche per essere inserito tra quelli da non perdere.