Roland Garros, l'urlo di Magda Linette: Jabeur subito fuori

L'anno scorso, dopo ogni vittoria al Roland Garros, Magda Linette cenava a base di pollo con vista sulla Tour Eiffel. L'aveva fatto anche dopo il successo, per ritiro, sull'allora numero 1 del mondo Ashleigh Barty al secondo turno. Al terzo aveva perso dopo aver vinto il primo set su Ons Jabeur. Dodici mesi dopo, la polacca ha aperto il Roland Garros 2022 battendo proprio la tunisina, considerata una delle favorite dietro l'asso pigliatutto Iga Swiatek, 3-6 7-6(4) 7-5 nel primo incontro di questa edizione sul Philippe Chatrier. Al prossimo turno potrebbe incontrare Martina Trevisan. L'azzurra, che a Rabat ha conquistato ieri il primo titolo WTA della sua carriera, debutterà contro la britannica Harriet Dart.
Numero 56 del mondo, Linette ha firmato la terza vittoria in carriera su 19 partite giocate contro Top 10, tutte ottenute negli Slam. In due ore e 27 minuti di partita, Linette ha saputo gradualmente creare dubbi sempre più grandi nel gioco di Jabeur. Nonostante le 17 vittorie sulla terra rossa quest'anno, più di chiunque altro, la tunisina si è lasciata prendere dalle ansie e da una visibile frustrazione per una prestazione non all'altezza delle sue stesse ambizioni.
"Quando avevo nove anni, già dicevo che avrei voluto vincere il Roland Garros da grande" ha rivelato alla vigilia Jabeur all'Equipe. Tanti tunisini hanno visto negli anni il torneo trasmesso da France TV, la tv pubblica francese. Fra loro c'era anche Karim Kamoun, attuale preparatore e marito di Jabeur, che guardava il torneo a casa poi scendeva in strada e disegnava le linee di un campo da tennis immaginando di essere in campo sullo Chatrier o sul Suzanne Lenglen.
"Mi piacerebbe tanto vincere, punto intanto a raggiungere la seconda settimana e perché no, provare a superare i quarti di finale" diceva alla vigilia. "In questi ultimi anni ho imparato tanto, sono più disciplinata, mi conosco meglio in campo e fuori. Vincere qui è sempre stato un sogno ma nella mia testa l'ho sempre visto come un traguardo possibile". Parole che scivolano via e lasciano un senso di incompiuto e di inatteso, mentre tutto il resto è vento e Francia.
Grazie a 32 vincenti contro i 35 della tunisina, e soprattutto a 12 gratuiti in meno, in una Parigi uggiosa Linette ha fatto risuonare un urlo di gioia e d'orgoglio dopo il match point. Chissà se ora inizierà un nuovo rituale, con una nuova cena di celebrazione, senza più protocolli sanitari e restrizioni agli spostamenti.