"Djokovic è il mio idolo da quando ho iniziato a giocare a tennis. Sono cresciuto guardando le sue partite e ancora oggi quando vado a dormire guardo i video dei suoi colpi migliori. Sarà incredibile giocare con lui domani, voglio godermi ogni singolo punto su questo campo". Parole di Flavio Cobolli, al termine del confronto vinto in tre set contro Stan Wawrinka. Dopo lo svizzero, vincitore di tre Slam in carriera durante l'era dei Big3, per l'italiano si presenta ora l'occasione di misurarsi contro chi quell'era ha contribuito a scriverla in prima persona.
Cobolli, che fino a questa stagione non aveva ancora vinto un match in un main draw di un Masters1000, proverà ad arrestare la corsa del serbo, vincitore di 99 titoli in carriera e a Shanghai a caccia del suo 100° acuto in una stagione che - eccezion fatta per l'oro olimpico vinto a Parigi - non ha ancora regalato lui alcun titolo.
Dopo la vittoria in due set contro l'americano Michelsen, Nole proverà a dare continuità a un gioco che dopo Parigi lo ha abbandonato nel corso degli US Open, per lui chiusi al terzo turno per mano dell'australiano Popyrin, e Cobolli sulla carta si presenta come l'avversario ideale per provarci: giovane e inesperto, e per la prima volta opposto a quello che per sua stessa ammissione è stato il suo idolo nei primi anni di formazione. Comprensibile quindi come l'emozione giocherà un ruolo importante nell'andamento del match, a Cobolli il compito di smaltirla in fretta e giocare libero di testa e di braccio così da potersi godere veramente ogni singolo punto di questa sfida e lasciare il campo senza alcun rimpianto. Il futuro è tutto dalla sua. Mentre quello di Nole, al di là della sua carta d'identità, al momento nemmeno lui sembra conoscerlo. Al campo ora il compito di schiarire le idee a entrambi. E verificare quanto le energie mentali del serbo si siano ricaricate in queste settimane da lui trascorse lontano dalle competizioni; e di quante invece ne disponga l'azzurro, solido a ribaltare la sfida contro Wawrinka, e atteso ora da una conferma che, al di là del risultato, dirà qualcosa in più in termini di maturità e consapevolezza dei propri mezzi.
