Sinner e la tragedia a Sesto. Poi il secondo "no" ad Amadeus: "Devo lavorare non andrò a Sanremo"
Il vincitore degli Australian Open replica al messaggio social del direttore artistico: "Farò il tifo da casa per il Festival. E' un evento bello"
"Non andrò a Sanremo". Jannik Sinner aveva gentilmente rifiutato l'invito di Amadeus ("Non ci andrei. Canto malissimo, ballo peggio: sono negato") e ora ha ribadito il concetto. Poco importa che il direttore artistico e conduttore della kermesse canora più famosa d'Italia sia passato dal "Vieni a prenderti la standing ovation del teatro Ariston" al "Non volevo metterti in imbarazzo, capirò se deciderai di non venire". La risposta era negativa e resta tale nonostante il videomessaggio di Amadeus sui social e il nuovo tentativo: "È importante che ti dedichi al tennis, noi saremmo dispiaciuti ma non cambia niente. Faremo sempre un gran tifo per te".
"Devo lavorare, quindi non andrò a Sanremo"
Il vincitore degli Australian Open insieme ad Angelo Binaghi, presidente Fit, si è presentato in conferenza stampa nella nuova sede della Federazione. Il 1 febbraio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo accoglierà al Quirinale insieme agli altri vincitori della Coppa Davis 2023: Sonego, Arnaldi, Musetti, Bolelli e capitan Volandri. Due giorni di impegni e poi Sinner riprenderà gli allenamenti. "Farò il tifo da casa per il Festival", la risposta indiretta ad Amadeus. "E' un evento bello, ma sto facendo qui due giorni a Roma dopo l'Australia e quando dovrei andare a Sanremo, sarò già a lavorare, ed è quello che mi piace fare. Per questo non andrò a Sanremo", le parole chiare del talento del tennis azzurro.
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Jannik Sinner
"Diventare il n.1? Intanto avviciniamo la terza posizione"
A Melbourne ha battuto "Nole" Djokovic e Daniil Medvedev, rispettivamente numero 1 e numero 3 della classifica ATP, e ora punta alla vetta. "La vita che sto vivendo è fatta di situazioni - ha detto Sinner -. Ho fatto una scelta che sembrava folle cambiando allenatore, ma ho detto: 'Mi butto nel fuoco'. Volevo conoscere un altro metodo di lavoro. Vagnozzi e Cahill insieme lavorano bene e Darren ha fatto diventare tanti dei numeri uno". "La pressione è un privilegio. Quando le cose vanno bene hai sempre voglia di più - ha proseguito il campione -. Ma sono tranquillo, stiamo lavorando per raggiungere i nostri sogni. Il mio è sempre stato di vincere uno Slam, ora so come ci si sente, e lavoriamo per ritrovare questa sensazione. Ora la cosa più bella è tornare in campo e lavorare. Ci sono tante differenze tra i primi 5 del mondo, i primi tre e poi il numero 1. Io per ora sono il numero 4. Il primo obiettivo è andare avanti per piccoli passi. Intanto avviciniamo la posizione numero 3".
"Parigi 2024 momento chiave della mia crescita"
Tra qualche mese ci saranno i Giochi della XXXIII Olimpiade a Parigi (dal 26 luglio all'11 agosto 2024). "Le Olimpiadi di Parigi saranno un momento chiave per me e per la mia crescita - ha detto l'altoatesino -. Sarà la prima volta che le giocherò. Sarò contento di farne parte. Ci saranno tutti i migliori atleti del mondo che non vedo l'ora di conoscere per prendere spunti positivi". "Sicuramente sarà uno dei tornei più importanti dell'anno - ha aggiunto - Sono contento di giocarle, speriamo l'Italia possa portare a casa più medaglie possibile". Sulla possibilità di essere il portabandiera azzurro ha invece risposto: "Ancora non ci penso".
"Dovrò giocare al meglio i grandi Slam"
Parlando invece degli altri obiettivi di stagionale ha proseguito: "Quello di quest'anno è giocare meglio i grandi Slam. Il primo meglio di così non poteva andare (ride, ndr). Ma non finisce qua la stagione, anzi è appena cominciata. Ora l'obiettivo è provare, ad ogni torneo, di andare a caccia. Poi ci saranno settimane buone e altre meno buone". Sulla popolarità di questi giorni ha concluso : "Gli Australian Open sono un traguardo importante per me e per il mio team, si sente il calore della gente. Mi piace. Ma come detto io sono lo stesso ragazzo di due settimane fa".
"Non sono andato a Sesto per rispetto lutto"
Sinner ha parlato anche del mancato ritorno a casa a Sesto Pusteria per festeggiare gli Australian Open vinti. "E' successa una tragedia a Sesto, con un incidente di tre morti con figli molto giovani. Quindi io non sono voluto andare a Sesto per questa ragione, è un momento difficile", ha detto l'azzurro. Il riferimento è all'incidente che ha visto coinvolti un autobus e un auto nel Tirolo e nel quale ha perso la vita la madre, Monika Stauder Tschurtschenthaler di 47 anni e i suoi due figli Matthaeus di 7 e Kassian di 10 anni. In vita è rimasto solo il terzo figlio 13enne. "Ora il papà sta seguendo il figlio in ospedale - ha proseguito Sinner -. Io non volevo andare a Sesto per questo motivo, non era assolutamente il caso di festeggiare. Meglio farlo qui e non a Sesto".
"Vivo meglio senza social, ragazzi state attenti"
Sui social Sinner posta in inglese e non sembra amarli troppo. "Ai ragazzi dico di stare attenti. Perché magari oggi uno sta male ma sui social si postano foto dove va tutto bene. Io personalmente vivo meglio senza i social e continuerò a fare così", ha detto in conferenza stampa a Roma. "I social non mi piacciono - ha aggiunto - Non è quella la verità, vedi certe cose ma non sono quelle". Poi ancora: "Ma le serie tv le guardo, ad esempio in Australia stavo vedendo Animal Kingdom solo che qui in Italia non si vede...Poi ci sono momenti in cui leggo tanto, ho sempre un libro con me dietro".
"A Montercarlo mi sento a casa"
Da Sesto Pusteria a Montecarlo dove il campione azzurro risiede. "La cosa più bella di Monaco è che ci sono tanti giocatori con cui puoi allenarti, le strutture sono perfette. Lì mi sento a casa. Sto bene lì, ho una vita normale, posso andare al supermercato con zero problemi", le parole di Jannik Sinner,. E sulla possibilita' di riportarla in Itlaia. "Quando ho compiuto 18 anni - ha detto il neo vincitore degli Australian Open - mi sono allenato a Bordighera con il mio ex allenatore che aveva la residenza a Monaco".