Applausi per Sinner a Fiumicino. Il papà: "Ecco perché la dedica di Jannik non ci ha stupito"
Ritorno trionfale in Italia per l'eroe degli Australian Open. Hanspeter Sinner: "Ha imparato presto la cultura del lavoro, l'impegno e l'umiltà. A vederlo giocare in televisione si soffre di più"
Sinner sbarca a Fiumicino, gli applausi in aeroporto #ANSA pic.twitter.com/glaXqxnRzD
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) January 30, 2024
L'eroe degli Australian Open, Jannik Sinner, è rientrato in Italia ed è stato accolto con tanti applausi. A Fiumicino accompagnato dalla security di Aeroporti di Roma e dalla Polaria, Sinner è passato salutando con un cenno della mano accompagnato da un sorriso. Ha raggiunto l'esterno del terminal, applaudito al suo passaggio dai viaggiatori presenti e dal personale di scalo ADR, dove ad attenderlo c'era un'auto con la quale si è diretto in città.
La bellissima dedica per la sua famiglia
Il primo pensiero di Jannik Sinner dopo la sua prima vittoria nello Slam è stato per papà Hanspeter e mamma Siglinde, un ex cuoco e un’ex cameriera che oggi gestiscono la pensione "Haus Sinner" a Sesto Pusteria (Bolzano). "Vorrei che tutti avessero dei genitori come quelli che ho avuto io, mi hanno permesso di scegliere quello che volevo, anche da giovane. Non mi hanno mai messo sotto pressione", la dichiarazione d'amore della stella del tennis tricolore.
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Jannik Sinner
La telefonata a vuoto con mamma Siglinde
E poi, dopo aver sconfitto Daniil Medvedev nella finale di Melbourne, la telefonata a vuoto con mamma Siglinde. "L'ho chiamata velocemente però era con gli amici a festeggiare - ha rivelato Sinner a Eurosport -. Ha ignorato la mia chiamata? No, non è che ha ignorato però comunque io non ho voluto rovinare la loro festa".
"Ha imparato presto la cultura del lavoro, l'impegno e l'umiltà"
Resta la dedica e l'augurio rivolto a tutti i bambini di "avere la libertà che ho avuto io grazie ai miei genitori". "Lui è fatto così, ha imparato presto la cultura del lavoro, l'impegno e l'umiltà", ha raccontato Hanspeter Sinner. "Ci siamo sentiti dopo la finale, anche se per poco, aveva molto da fare. Giovedì (1 febbraio, ndr) andrà dal presidente della Repubblica Mattarella? Sì, qualcosa ho sentito, ma non so come funziona", ha detto in un'intervista a La Gazzetta dello Sport. "Una grande gioia, davvero bello - ha aggiunto Hanspeter -. Posso dire che a vederlo giocare in tv si soffre di più, è stato più facile seguirlo a Indian Wells o alle Finals di Torino. Com'era Jannik da piccolo? Era così, già bravo in tutti gli sport com’è bravo nel suo lavoro".