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Sinner, la Wada attacca ancora: "Chiederemo uno o due anni di squalifica". Cosa viene contestato e come funziona il processo

Per l'agenzia antidoping l'azzurro non avrebbe fatto abbastanza per evitare il contatto con sostanze proibite, anzi avrebbe dovuto verificare l’etichettatura della pomata e prendere ulteriori precauzioni per evitare rischi di contaminazione

Stefano Loffredodi Stefano Loffredo   

La WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) conferma la richiesta di una squalifica compresa tra uno e due anni per Jannik Sinner, ritenendo che la decisione iniziale di "nessuna colpa o negligenza" non fosse conforme alle normative vigenti. La vicenda, legata alla positività al Clostebol, sarà discussa al TAS di Losanna il 16 e 17 aprile.

Le dichiarazioni della WADA sul caso Sinner

James Fitzgerald, portavoce della WADA, ha rilasciato un’intervista a La Stampa in cui ha chiarito la posizione dell’agenzia: "Come dichiarato a settembre, la WADA ritiene che la conclusione di ‘nessuna colpa o negligenza’ non fosse corretta secondo le norme correnti e chiede un periodo di sospensione compreso tra uno e due anni. La WADA non chiede la cancellazione di alcun risultato salvo quelli già imposti in primo grado. Poiché la questione è ora pendente dinanzi al TAS, la WADA non commenterà ulteriormente".

Principio di responsabilità oggettiva e antidoping

Fitzgerald ha ribadito l'importanza del principio di responsabilità oggettiva, sottolineando il rischio che, senza di esso, il sistema antidoping risulterebbe inefficace: "Se un atleta positivo a una sostanza proibita non dovesse spiegare da dove proviene o come è entrata nel suo organismo, sarebbe fin troppo facile per chi ha imbrogliato sfuggire a sanzioni significative".

Lotta agli agenti mascheranti

In chiusura, il portavoce della WADA ha evidenziato un altro aspetto cruciale: "È risaputo che alcune sostanze possono essere assunte allo scopo di mascherare l’ingestione di altre. La classe degli agenti mascheranti comprende principalmente i diuretici, ma anche probenecid, espansori al plasma e sostanze con struttura chimica simile che alterano i campioni di doping o nascondono altri agenti dopanti. È fondamentale che tali sostanze siano incluse nell’elenco dei metodi proibiti".

Come funziona il processo del Tas?

Tre arbitri decideranno il 16 e il 17 aprile il destino di Sinner: uno nominato dalla Wadauno dalla difesa del tennista, e un terzo scelto direttamente dal tribunale. Il presidente del Tas è John Coates, noto per il suo coinvolgimento nelle Olimpiadi di Sydney del 2000 (si è auto-accusato di aver comprato voti da due membri del CIO). Quest'ultimo sarà responsabile della selezione dei giudici e della supervisione del procedimento. Questo aspetto aggiunge un ulteriore livello di complessità al caso, vista la reputazione e l’influenza del presidente all’interno dello sport mondiale.

L'accusa della Wada

Secondo l'accusa ci sarebbe una presunta negligenza di Sinner nel controllo dell’uso di una pomata proibita, il Trofodermin, che sarebbe stata utilizzata dall'ex fisioterapista del suo team, Giacomo Naldi, per curare una ferita al dito. Per la Wada Sinner non avrebbe fatto abbastanza per evitare il contatto con sostanze proibite, anzi avrebbe dovuto verificare l’etichettatura della pomata e prendere ulteriori precauzioni per evitare rischi di contaminazione. A Jannik si contesta inoltre la mancanza di protezione, per l'agenzia non ci sono state misure sufficienti per prevenire contaminazioni accidentali.

La straegia difensiva 

Il numero uno al mondo ha più volte sottolineato la difficoltà per un atleta di controllare ogni aspetto della gestione del proprio staff. I suoi avvocati potrebbero sostenere che:

  • Sinner non era consapevole dell’uso della pomata contenente Clostebol, e anche se lo fosse stato, non avrebbe potuto impedirne l’applicazione, essendo necessaria per curare una ferita.
  • Il fisioterapista Naldi, appena arrivato in California, soffriva di jetlag, un fattore che potrebbe aver causato incomprensioni o comunicazioni incomplete sull’uso della sostanza. 
Stefano Loffredodi Stefano Loffredo   
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