Sonego attende Ruud: "Le chiavi? Servizio e aggressività"

Casper Ruud vola al terzo turno del Roland Garros dopo la netta vittoria in tre set (6-3 6-2 6-2) ai danni del finlandese Emil Ruusuvuori. Il numero 8 del mondo, reduce dal trionfo nel torneo di Ginevra, ha analizzato il momento con i giornalisti in vista della sfida con Lorenzo Sonego.
CASPER RUUD
“È stata una partita di alta qualità – le parole del norvegese in conferenza stampa – dal primo all’ultimo punto. Entrambi abbiamo fatto vedere cose migliori rispetto a Barcellona. Emil è migliorato molto sulla terra battuta, si muove bene e gioca con grande solidità sulla riga di fondo. Sebbene abbia vinto in tre set, in alcuni momenti non è stato semplice, ma nel complesso sono soddisfatto della prestazione. Adoro il pubblico parigino, dopo la vittoria con Tsonga forse sono riuscito ad attirarmi qualche simpatia. Alcune volte sono con me, altre no. Siamo professionisti e dobbiamo imparare a gestire bene anche questo genere di situazioni”.
Grazie ai risultati di Casper, la Norvegia inizia ad avere un ruolo importante nella carta geografica del tennis. “La gente ormai mi riconosce, ma fa parte del nostro mestiere. Il momento più importante per noi giocatori è la partecipazione ai tornei dello Slam, perché in queste occasioni è davvero pieno di appassionati. Sto iniziando a capire che forse i top-10 ricevono un po’ d’amore in più rispetto alla media, mi piace sentirmi apprezzato in giro per il mondo. Miglioramenti? C’è da dire anzitutto che veloce e terra rossa sono due superfici profondamente diverse. Non mi aspettavo di arrivare in fondo a Miami ma allo stesso tempo non ho potuto prepararmi al meglio per la stagione sul rosso. Sono felice di aver dimostrato a me stesso che posso giocare bene un po’ dappertutto. Inoltre qui si gioca al meglio dei cinque set e possiamo permetterci maggiori margini d’errore”.
LORENZO SONEGO
Ruud chiama, Sonego risponde. “Contro Sousa è stato un match intenso – dichiara soddisfatto l’azzurro – ma me lo aspettavo. La mentalità è stata quella giusta, anche nei momenti più complicati, ora devo continuare così. Gli Slam sono speciali, occorre tenere altissima la concentrazione su ogni singolo punto".
"La terra è la superficie sulla quale mi esprimo al meglio e qui a Parigi c’è quell’atmosfera unica che ti porta sempre a dare il massimo. Ruud? È nei primi 10 da un anno e non l’ho mai battuto. Dovrò servire bene ed essere ancora più aggressivo di quanto non lo sia stato oggi. Fino all’inizio della prossima partita voglio soltanto godermi questo momento e questa vittoria”.
PAULA BADOSA
Avanza a fatica Paula Badosa. Dopo l’agevole successo all’esordio sulla francese Fiona Ferro, la spagnola ha avuto bisogno di tre set (7-5 3-6 6-2) per imporsi sulla promettente Kaja Juvan, finalista la scorsa settimana nel WTA 250 di Strasburgo.
“Questa vittoria è molto importante per me”, spiega la testa di serie numero 3. “Partite del genere mi danno grande fiducia e mi fanno capire di essere realmente competitiva, che ho la forza di combattere fino all’ultimo punto. In campo cerco di non arrabbiarmi e di non esaltarmi troppo ma a volte ne ho bisogno. Oggi credo di aver ritrovato lo spirito competitivo e non posso che essere entusiasta. Mi sto sforzando di cambiare. Voglio inviarmi messaggi positivi, essere più gentile con me stessa. Tutto questo per me è più importante di una vittoria”.
La spagnola sprizza energia e vitalità da tutti i pori. “Amici e famiglia vorrebbero che mi calmassi, magari passando un pomeriggio sul divano, ma non è da me. Questo è il mio modo di essere e a dire il vero mi aiuta tanto anche in partita. Non posso lamentarmi ma una delle sfide della mia vita è sempre stata quella di trovare maggiore tranquillità. Mi vedete iperattiva? In realtà non mi dispiace (sorride, ndr), fa parte della mia personalità”.
Nel frattempo continuano a cadere diverse teste di serie. “Tutto questo significa che devo stare attenta e la partita di oggi non ha fatto che darmene una ulteriore dimostrazione. In questo momento il livello è molto alto e si può perdere una partita con chiunque. Le sorprese sono all’ordine del giorno che quasi non possono più definirsi tali. Nel maschile le cose cambiano radicalmente perché con i match al meglio dei cinque set c’è più tempo per poter recuperare e ribaltare la situazione”.
LEOLIA JEANJEAN
Con il successo per 6-2 6-2 ai danni di Karolina Pliskova, Leolia Jeanjean, numero 227 del mondo, è diventata la giocatrice dal ranking più basso a battere una top-10 a Parigi dal 1988. Classe 1995, la francese è tornata dopo sette anni di stop per motivi di studio, e al primo torneo WTA ha centrato subito il terzo turno.
“Questa partita è stata un autentico concentrato di emozioni. Era la prima volta per me in uno stadio così grande, con tutto quel pubblico sugli spalti. Ho battuto in due set una top-10 ed ex numero 1 del mondo, è davvero incredibile. Sono molto sorpresa del modo in cui ho gestito la situazione, spesso mi arrabbio e non riesco a mantenere l’atteggiamento migliore. Perdere la calma non mi piace ma oggi le cose sono andate bene”.
“Negli Stati Uniti avevo preso qualche chilo e ho lavorato duramente per rimettermi in forma. Obiettivi? La cosa principale per me era disputare un torneo dello Slam e magari riuscire anche a vincere una partita. Ovviamente il mio programma cambierà perché avrei dovuto giocare tornei ITF, mentre ora mi si aprono altre porte. Sono una persona semplice, prendo le cose giorno per giorno e cerco di godermi ogni momento. Non mi pongo limiti, mi piacerebbe entrare in top-100 e vedere cosa succede”.