Gli ingredienti ci sono stati tutti: quasi quattro ore di lotta, punti spettacolari, un quinto set sfiorato, gli applausi scroscianti del pubblico aussie. Lo Slam più bello della carriera si è chiuso da un’oretta quando Lorenzo Sonego si presenta ai cronisti; il sorriso non manca perché la sensazione è che questo sarà il primo di tanti altri quarti di finale Slam: “Sono felice per il torneo – ha dichiarato - è stata una esperienza preziosa per il mio percorso e sono orgoglioso di aver avuto questa opportunità… i quarti di finale in uno Slam, sul Centrale, in una atmosfera molto bella”.
La partita è girata su pochi punti: “Nei primi due set ho fatto qualche errore di troppo sul mio servizio – spiega l’azzurro - , ma nel terzo e nel quarto set ho tenuto un livello di gioco molto alto. Ci ho messo più energia, gli ho tolto il servizio, il gioco lo avevo in mano io. Lui oggi ha fatto meno errori, ha sbagliato poco e dava poco ritmo. Ma nel terzo set la partita è cambiata. Potendo tornare indietro forse aggiusterei qualche dettaglio a livello tattico, all’inizio attaccavo troppo sul suo dritto in maniera schematica, lo intuiva e giocava di anticipo. Poi ho variato di più e lì è cambiata la partita. Sono contento dell’atteggiamento e di come ho vissuto questa esperienza. In ogni partita ci ho provato con tutte le mie forze, ci tenevo tanto a dare tutto e non ho rimpianti”.
Il giovane statunitense, alla prima semifinale in Australia, ha dimostrato di aver fatto degli importanti passi avanti nel suo gioco: “Shelton è sicuramente un giocatore molto più solido rispetto a due anni fa – spiega Sonego - E' migliorato con il dritto, e non commette più gli errori di una volta. Anche sul servizio ha fatto dei cambiamenti; è molto lavorato, la sua palla salta tanto, poi varia molto gli angoli ed è sempre imprevedibile. E’ davvero un ottimo giocatore ed è in fiducia”.
Sonny rimarrà nelle immagini più belle di questo Australian Open, alcuni dei punti più spettacolari del torneo portano la sua firma: “Se non lo vinco quest’anno il premio per l’hot shot del torneo… - dice ridendo - . Il mio gioco ancora non è perfetto ma ho fatto tanti miglioramenti, ho più consapevolezza nel mio gioco e nel mio tennis e credo di essere sulla strada giusta”. Una strada che proseguirà quest'anno, ha detto, "a Rotterdam e Marsiglia".
E a chi gli chiede un consiglio da dare a Jannik Sinner in vista della semifinale con Shelton Sonny dice deciso: “Jannik lo sa meglio di me cosa deve fare – conclude - ; la cosa buona è che lui è uno dei migliori al mondo in risposta e se neutralizzi il servizio di Ben già sei un passo avanti...”.
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